di red.
Ecco, in pillole, alcune delle misure che verrebbero attuate se al governo dell'Ucraina dovessero salire i rappresentanti di quell' “opposizione democratica” che tanto è gradita all'Unione Europea per la sua vocazione “europeista”. Le dichiarazioni sono state rilasciate immediatamente dopo l'apertura delle urne delle elezioni del 28 ottobre
Klitchko, leader del movimento populista di destra “UDAR” e sedicente fautore di una linea “europeista” (!), lascia intendere il suo favore per misure discriminatorie della minoranza russa
e si pronuncia per l'abolizione dello status attribuito al russo di seconda lingua nazionale: “La lingua di Stato in Ucraina deve essere l'ucraino. La lingua è come un simbolo. E perciò la lingua deve essere una sola” (LINK).
Il partito Svoboda, che esprime le tendenze più estreme di quel nazionalismo ucraino che si è riconosciuto nella “Rivoluzione arancione” e che non ha mai nascosto le sue nostalgie per il periodo in cui i suoi precursori collaboravano con Hitler, ha annunciato che tra i primi progetti di legge che presenterà in parlamento ci sarà quello relativo alla richiesta di “proibizione dell'ideologia comunista”:
“Uno dei primi progetti di legge che presenteremo – ha dichiarato Oleg Tyagnibok a “Radio Libertà” - sarà quello per la proibizione dell'ideologia comunista in quanto contraria ai valori umani e anti-ucraina e per l'avvio di un processo giudiziario contro il comunismo... Non è giusto che in Ucraina – paese europeo – i comunisti prendano tanti voti. E' una tendenza molto negativa. Capisco che qui c'è l'influenza russa, l'influenza dei risultati dei comunisti russi. Non mi piace affatto questa rinascita comunista” (LINK).
C'è da scommettere che in questo caso i dirigenti dell'Unione Europea chiuderanno un occhio. In nome della battaglia per la “democrazia” (ovviamente nella sua versione che piace ai poteri forti continentali), è evidente, si può anche sostenere i nazisti. Basta non farlo sapere troppo in giro.
da Marx 21