Ansa
Cina e Russia hanno espresso ieri una posizione comune sulla crisi in Siria e sul problema del programma nucleare iraniano. Sulla Siria, i due Paesi, entrambi membri del Consiglio di sicurezza dell’ Onu, hanno riaffermato in un comunicato congiunto il loro appoggio al piano dell’inviato dell’Onu Kofi Annan e la loro contrarieta’ ad ”interventi militari esterni” e al ”cambiamento di regime”.
Il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, a Pechino con il presidente Vladimir Putin per partecipare al vertice della Shanghai Cooperation Organization (Sco), ha sostenuto la necessita’ di una riunione internazionale sul piano Annan alla quale partecipino i Paesi che hanno ”una reale influenza” sull’opposizione siriana, tra cui la Turchia e l’Iran. Per quanto riguarda il programma nucleare di Teheran, Cina e Russia si sono pronunciate per una ”soluzione pacifica, attraverso il dialogo e i negoziati”. Mosca e Pechino sottolineano di ”non essere d’ accordo sull’esercitare una pressione eccessiva imponendo sanzioni unilaterali all’Iran”. Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad e’ da oggi a Pechino, dove prende parte come ”osservatore” al vertice della Sco, della quale fanno parte Russia, Cina e quattro repubbliche centroasiatiche.