di Global Project

Dopo i minatori e la marcia dei sindacti tocca ai disoccupati protestare contro la manovr economica del governo. Arrivati da diverse città del paese, centinaia di disoccupati hanno raggiunto la capitale, dopo aver marciato per più di un mese. In serata l’appuntamento per tutti è stato a Puerta del Sol, il chilometro zero della Spagna. Accolti dagli indignados e da chi si sta mobilitando contro le misure del governo, le delegazioni giunte a Madrid rappresentano il volto della Spagna “disoccupata”. Un giovane su due è senza lavoro, i dati ufficiali parlano di 5 milioni di disoccupati. Fin dalla mattinata le marce erano entrate da diversi punti in città, accolte dalle assemblee di quartiere della capitale e dal sindacati.

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di Marco Consolo

Il “golpe parlamentare” dello scorso 22 giugno in Paraguay contro il Presidente eletto Fernando Lugo ha prodotto un effetto boomerang non calcolato o quantomeno sottovalutato dall’oligarchia e dagli Stati Uniti: l’entrata del Venezuela nel Mercosur. Washington, come è noto, vede come il fumo negli occhi qualsiasi processo di integrazione latinoamericana indipendente nel “suo cortile di casa”.
Nel 2005, in occasione del “4° Vertice delle Americhe” riunito a Mar de Plata in Argentina, con una decisione storica il blocco progressista latino-americano aveva seppellito la proposta statunitense dell’ALCA

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di Luca Tancredi Barone

Il giovane deputato di Izquierda Unida, l'economista marxista Alberto Garzón, non perde la pacatezza che gli è abituale neppure quando parla di rivoluzione. Non nasconde la sua soddisfazione per il successo delle manifestazioni di giovedì sera. «Credo proprio che sia un anticipo dello sciopero generale che verrà convocato nelle prossime settimane», dice il deputato di Málaga. «Queste manifestazioni servono per rendere consapevole la gente. C'erano moltissimi settori, dai più tradizionali a quelli che non scendono normalmente in piazza. Il fatto è che con queste misure brutali stanno radicalizzando la situazione».

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di Luca Tancredi Barone

Il governo di Mariano Rajoy è rimasto solo. Ieri le Cortes spagnole hanno votato il piano di tagli più imponente di tutta la democrazia spagnola: 65 miliardi di euro che il governo del Pp ha dovuto approvare appoggiandosi esclusivamente sulla sua maggioranza. Per la prima volta da quando la destra ha assunto il potere in Spagna lo scorso dicembre, nessun gruppo parlamentare si è prestato a dare copertura politica al governo, neppure i catalani di Convergencia i Unió, al governo regionale con l'appoggio esterno del Partito popolare, che finora avevano quasi sempre appoggiato anche le misure più controverse del governo. Izquierda Unida ha abbandonato l'emiciclo durante il voto per protesta.

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di red.

Nuovo accordo di cooperazione militare tra il ministero della difesa italiano e quello israeliano, nei settori dell'aviazione e della tecnologia militare. Il documento è stato siglato ieri, tra la soddisfazione dei vertici del governo e della Finmeccanica, e prevede la fornitura alla difesa israeliana di 30 velivoli da addestramento avanzato M-346 e relativi sistemi operativi per il controllo del volo. I primi aerei saranno consegnati a Tel Aviv a partire dal 2014 e sostituiranno gli Skyhawks utilizzati sino ad oggi dallo Stato ebraico per addestrare i suoi piloti.

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