120708cinadi Diego Angelo Bertozzi*
*Testo della relazione presentata alla conferenza “Cina, politica estera e finanza mondiale” (Milano, 23 giugno 2012)
Nel 1918 un giovane Mao, ancora influenzato dalle idee anarchiche, fonda nello Hunan la Società di studio del Popolo Nuovo. È una delle prime associazioni studentesche che si diffondono in Cina alla vigilia del movimento antimperialista del 4 Maggio 1919. Quanto al futuro della giovane repubblica cinese le idee sono già chiare: “Dovete sapere che gli stranieri vogliono prendere le terre della Cina, vogliono prenderne il denaro e danneggiare il popolo cinese. Non intendo vivere con questa prospettiva senza fare nulla, quindi ora stiamo cercando di fondare una associazione per rendere forte la Cina, in modo che i cinesi possano trovare una nuova strada. Il nostro scopo è guardare al giorno della resurrezione della Cina”.

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120708paraguaydi Marco Consolo
Nel silenzio assordante della stragrande maggioranza dei media italiani, la contro-offensiva statunitense contro i governi progressisti in America Latina ha fatto un’altra vittima. Lo scorso 22 giugno Fernando Lugo, Presidente del Paraguay dal 2008 ed ex-vescovo cattolico, è stato destituito a velocità supersonica con un “giudizio politico” da parte del Parlamento che gli ha concesso meno di 24 ore per preparare la sua difesa e due ore per presentarla di fronte alle Camere. Un golpe parlamentare, un parla-golpe istituzionale sulla falsa riga di quello dell’Honduras del 2009.
Il vice-presidente Federico Franco, una vera e propria “serpe in seno”, è stato nominato immediatamente dall’opposizione come “nuovo Presidente”. La destituzione di Lugo era pianificata da tempo, secondo le informazioni inviate dall’ambasciata statunitense nel 2009 e pubblicate da wikileaks [1].

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120705spagnadi Daniele Cardetta
I “mineros” delle Asturie non ci stanno e continuano la loro lotta disperata con le istituzioni spagnole, considerate colpevoli di aver tagliato tutto il tagliabile e di non avere a disposizione nessun piano per la prosecuzione dell’attivita’ delle miniere di carbone nella regione. Ormai la lotta dei minatori asturiani continua da un mese e mezzo, e la questione dei minatori è diventata di pubblico respiro, al punto che molti cittadini spagnoli iniziano a simpatizzare per i “mineros“. Questa mattina un picchetto di minatori ha realizzato diversi blocchi stradali,  con barricate di pneumatici incendiati, sulla statale AS 117, in località Porto de Tarna, nei pressi di Langreo (Asturie). Secondo la Guardia Cìvil all’alba altri gruppi di manifestanti avrebbero  bloccato la statale A-66 e un tratto delle linea ferroviaria che collega le Asturie con Madrid, poi sgomberati dall’intervento della polizia. Ma non è finita qui, parallelamente ai blocchi stradali e agli scontri anche duri con la polizia, continua anche la cosiddetta “marcia nera” di protesta dei minatori, partita nei giorni scorsi in due colonne dalle Asturie e da Andorra (Teruel), e che sono confluite il 26 giugno in un unico grande corteo, il cui arrivo è previsto per l’11 luglio a Madrid.

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4bandiere

di Fabio Amato

Il vertice del 28 e 29 Giugno dell’Ue è destinato ad essere ricordato come l’ennesimo in cui la montagna partorì il topolino. Le aspettative dell’adozione di misure efficaci per contrastare la crisi verranno con molta probabilità deluse. Così come verranno delusi coloro che si illudono di una Francia e di un Hollande alfieri della messa in discussione della politica di austerità e rigore dominante in Europa.

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4palestina

di Fabrizio Verde
Nell'assordante silenzio dei media continuano a morire palestinesi innocenti nella Striscia di Gaza, le cui strade da una settimana sono lastricate di sangue. Velivoli e carri armati israeliani continuano a scaricare bombe, anche in pieno giorno, anche in pieno centro, con le strade affollate. Una vera e propria guerra asimmetrica.

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