di Giorgio Ceriani
Il 7 dicembre, in Argentina, entra in vigore finalmente la legge che regola la proprietà dei mezzi di comunicazione di massa e l’assegnazione delle frequenze. Sono ormai passati tre anni dalla sua approvazione, ma i ricorsi presentati da importanti quotidiani nazionali erano finora riusciti a rinviare l'entrata in vigore della legge. La nuova normativa assesta un duro colpo al potere dei monopoli dell'informazione, della diffusione culturale e del mercato pubblicitario. Essa andrà a sostituire la legge approvata durante l'ultima dittatura militare (1976-1982).
da Marx XXI
Per la prima volta, dal 1989, un comunista è stato eletto governatore di una regione della Repubblica Ceca.
Oldrich Bubenícek, candidato del Partito Comunista di Boemia e Moravia (KSCM) alle elezioni regionali di ottobre (link), il 20 novembre scorso è stato eletto governatore della regione di Usti Nad Labem, nella parte nord occidentale del paese,
I comunisti, con il 22% circa dei voti e 20 seggi nel parlamento regionale, hanno concluso un “accordo di governo” con i socialdemocratici del CSSD, il secondo partito che aveva conquistato 13 seggi. 39 dei 52 membri dell'assemblea regionale hanno così votato per Bubenícek.
di Franco Frediani
Avevamo ragione nel sottolineare l'importanza della decisione presa dall'Assemblea dell'ONU di legittimare la Palestina come stato osservatore della stessa Organizzazione. Il suo significato era ben chiaro anche per lo stesso stato israeliano, che da tempo aveva annunciato il suo secco e inoppugnabile NO. Le certezze di Israele stanno vacillando, e lo dimostra ciò che è emerso dalla riunione del suo governo che ieri (2 dicembre,ndr) si è riunito a Gerusalemme.
di Paolo Ferrero e Fabio Amato
Auspichiamo per oggi un esito positivo in seno all'Assemblea Generale Onu in merito al voto sullo status della Palestina come stato osservatore non membro delle Nazioni Unite: è un atto dovuto, un primo passo, il minimo vista l’ostinazione con cui gli Stati Uniti hanno posto il loro veto contro il riconoscimento dello Stato Palestinese. L’Europa è purtroppo, come al solito, divisa: altro che premio Nobel per la Pace! E l’Italia del governo tecnico sostenuto da Pd, Pdl e Udc sembra non prenderà posizione: è vergognoso. L’esecutivo Monti e il ministro Terzi d’altronde hanno avuto in questi mesi un chiaro atteggiamento pro Israele. Noi speriamo che oggi per la Palestina sia un giorno importante e continuiamo ad appoggiare le iniziative per porre fine all’occupazione militare da parte di Israele e allo stato di apartheid in cui vivono i palestinesi».
di Inês Zuber, parlamentare europea (GUE/NGL) del Partito Comunista Portoghese
L'Unione Europea cerca faticosamente di provare che le persone si identificano nella “cittadinanza” europea. L'operazione di marketing per vendere questa appartenenza forzata che le istituzioni europee cercano di imporre è sempre più evidente nelle innumerevoli iniziative che dicono di voler migliorare e incentivare la partecipazione dei cittadini alla vita dell'Unione Europea.
Nella pianificazione per il 2013 dell' “Anno Europeo dei Cittadini” la Commissione afferma di avere come obiettivo “rafforzare la sensibilizzazione dei cittadini allo statuto di cittadinanza dell'UE, ai loro diritti e al loro significato nella vita quotidiana”.