I ministeri dell'Ambiente e della Salute sono stati condannati dal Tar del Lazio a risarcire con 100 euro ciascuno circa 2.000 utenti di varie regioni (Lazio, Toscana, Trentino Alto Adige, Lombardia, Umbria) che lamentano la presenza di arsenico nell'acqua. Lo annuncia il Condacons, che aveva presentato ricorso.
Il Tribunale amministrativo regionale ha riaffermato che l'acqua fornita ai cittadini deve essere salubre e la tariffa legata proprio alla qualità di essa, da cui l'indicazione di agire contro le Ato che non potevano non tenere conto di questo dato nel determinare la tariffa. Non solo.


La mobilitazione paga: il popolo dell'acqua ha costretto il Governo a ritirare il provvedimento che vietava la gestione del servizio idrico attraverso enti di diritto pubblico, quali le aziende speciali.
L’esecutivo “liberalizza” anche le trivellazioni: da adesso è anche il governo degli inquinatori. Se confermato quanto contenuto nella bozza di decreto sulle liberalizzazioni scenderà drasticamente il limite di trivellazione nelle aree protette, dagli attuali 12 km dalla costa a 5 km. Si aumenteranno inoltre gli investimenti in infrastrutture estrattive e si liberalizzerà la ricerca di nuovi giacimenti. Per favorire i petrolieri le coste italiane verranno quindi trasformate in gruviera, con pesanti ricadute in termini di inquinamento, sicurezza e devastazione ambientale.




