Solidarietà a Salvatore Barbera, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace, bandito da Roma per due anni con un foglio di via obbligatorio per aver partecipato a una protesta nonviolenta in difesa del clima, davanti a Palazzo Chigi.
Attiviamoci tramite il sito http://www.banditidelclima.org
Bandito da Roma: l'orologio della storia torna indietro di secoli!
Inaudita la decisione di consegnare il foglio di via ad attivista di Greenpeace, la solidarietà del Prc
Riteniamo gravissimo e lesivo della libertà di espressione e della democrazia il Foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno a Roma per due anni imposto dal Questore di Roma al responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Salvatore Barbera.
Il provvedimento è stato emesso dopo l'azione non violenta che i militanti di Greenpeace hanno svolto in piazza Colonna per chiedere di «salvare il clima», con l'apposizione di striscioni sui cambiamenti climatici e l'alluvione di Genova.
Ci uniamo alla denuncia degli attivisti di Greenpeace e del mondo ambientalista di grande senso civico finalizzata a smuovere le coscienze di un governo che si caratterizza per essere forte coi deboli e debole coi forti .
Un grande impegno quello dell'associazione ambientalista che andrebbe valorizzato e non represso.
Esprimiamo dunque la nostra solidarietà a Greenpeace e a Salvatore Barbera in comunione con le battaglie per la difesa del clima.
Riteniamo un gesto di inaudita gravita' l'azione di criminalizzazione contro iniziative dimostrative di alta valenza simbolica per il Paese e per il mondo. Un provvedimento lesivo dei diritti costituzionali previsti dall'art. 16 e 17:
art. 16 "Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge";
art.17 "I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi.
Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.
Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica".
Rosa Rinaldi, Resp. Ambiente, territorio, beni comuni Prc-Fds
Davide Pappalardo, Dip. Ambiente Prc