di Gabriele Pastrello
I soggetti della speculazione finanziaria sono più d'uno. E qualche volta i governi danno una mano.
Il nuovo rialzo dello spread sui titoli spagnoli, dopo il calo recente, ha rialimentato sulla stampa i timori sull'euro e le domande sull'efficacia dello scudo di Draghi. Ma bisogna tenere i nervi saldi e ragionare.
Il punto di partenza è ricordare che sul mercato agiscono fondamentalmente due gruppi, più uno. Il primo gruppo, il nocciolo duro della speculazione al ribasso che ha animato le cronache nell'ultimo anno, è costituito da investitori o pool di investitori che mobilitano ingenti risorse, ma soprattutto che le moltiplicano prendendo a prestito i titoli che poi riversano sul mercato per farne cadere il prezzo, con l'obbiettivo di ricomprarli e restituirli a uno molto minore. Questo è il nucleo dinamico, che si porta dietro un secondo gruppo composto da una massa di investitori, magari individualmente non piccoli, ma non in grado di orientare il mercato.