di Stefano Galieni
Oggi è il giorno fatidico, quello atteso da centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici migranti. Per come sono state enfatizzate dal governo, saranno in molti a potersi sottrarre a condizioni di sfruttamento. Saranno i loro datori di lavoro in nero che, mediante una richiesta via internet, potranno assumere persone che già lavoravano, da almeno tre mesi per loro. Apparentemente un provvedimento positivo, in realtà tanti i limiti che lo fanno apparire come l’ennesimo stratagemma per fare cassa sulla pelle degli immigrati. Per ogni lavoratore regolarizzato va versata una cifra forfetaria di 1000 euro a cui vanno sommati i contributi di almeno sei mesi di contributi relativi al pregresso lavoro.