di Argiris Panagopoulos
L'autunno è arrivato e in Grecia sarà sicuramente caldo dopo i nuovi tagli - tra gli 11,5 e i 13,5 miliardi - che entro martedì prossimo dovrà presentare il governo di Samaras. Tra lo sciopero di 48 ore dei dipendenti pubblici locali e le proteste dei farmacisti, i tre leader che sostengono il governo (Samaras, Venizelos e Koubelis), insieme con il ministro della Finanze Stournaras, hanno cercato invano ieri di trovare un accordo sui tagli, vista la paura di aggravare le ferite della classe media e dei ceti sociali che si sono impoveriti drammaticamente negli ultimi tre anni. Sul tavolo un taglio dei cosiddetti «stipendi speciali» del settore pubblico: polizia, militari, diplomatici, magistrati e perfino clero ortodosso.