di Matteo Pucciarelli
Alle prossime elezioni sarà presente una lista di sinistra alternativa sia al centrosinistra – il quale non metterà in discussione i vincoli di stampo neoliberista imposti da Bce e Fmi – che al Movimento Cinque Stelle – il quale nega l’esistenza di un processo globale di trasferimento delle risorse, dal basso verso l’alto. Candidato premier Antonio Ingroia. Ma mentre fuori il mondo fa la guerra a una lista del genere (basti vedere il tam tam mediatico basato sul nulla: Piero Grasso il magistrato buono, l’ex pm di Palermo il magistrato cattivo), dentro la stessa sinistra si riproduce, come un batterio autodistruttivo, la dinamica dei fratelli-coltelli. Proprio nel momento in cui servirebbe fare quadrato