di Paolo Ferrero
Cari compagni e compagne, vi scrivo nel giorno in cui Ingroia ha sciolto le riserve sulla sua candidatura e si è ufficialmente candidato a presidente del consiglio per una lista che si chiama rivoluzione civile. Si tratta di un risultato positivo in se perché vuol dire che alle prossime elezioni vi sarà una lista a sinistra della coalizione de democratici e progressisti, su posizioni chiaramente antiliberiste e antimontiane. La possibilità di portare in parlamento una delegazione di coloro che in questi anni – partiti, associazioni e comitati - si sono battuti contro le politiche liberiste - e negli ultimi mesi con le politiche di Monti – è oggi alla portata di mano e si tratta di un risultato di grande portata. Noi pensiamo che questo sia il punto fondamentale e che a partire da questo risultato – tutt’altro che scontato – occorra dare una valutazione positiva del risultato raggiunto.