di Boris Sollazzo
Lui è un ragazzo di Bagnoli del 1946, un bel tipo che odia il potere e lo combatte, perché non se ne fa sedurre. Che ignora il denaro, perché non lo ama. Che adora la satira, perché il suo spirito è tagliente e militante, e considera quella risata amara, quello sberleffo arguto, quel fendente a chi comanda, come l'unica vera arma contro l'arroganza della classe dirigente.