di Roberto Musacchio
Al centro di Buenos Aires c’è il BAUEN, un albergo che è un simbolo, anzi un doppio simbolo. Era l’albergo del regime, inaugurato nel 1978, in piena dittatura militare, per i Mondiali di calcio. Ora, da dieci anni, è una delle esperienze più particolari delle “ recuperate “, cioè quelle fabbriche e quelle imprese che, “ abbandonate “ dai loro padroni, sono state occupate dai lavoratori e dalle lavoratrici e vengono sostanzialmente autogestite. Il BAUEN è una impresa quanto mai particolare, essendo un grande albergo di quasi una ventina di piani.
A lavorarci adesso sono in 150 persone, molte di più della ventina iniziale che diede il via alla lotta. La storia dell’albergo si intreccia con quella di questi anni della Argentina, compresi i complessi connubi di interessi speculativi tra regime ed impresari.