di Antonio Sciotto
Marchionne perde la pazienza con la Cgil e sbotta: «Sto investendo, che altro dovrei fare?»
La notizia è arrivata come una doccia fredda, anche se stando a quanto dichiarano Cisl e Uil era tutto ampiamente previsto e andrebbe preso quindi con assoluta tranquillità: la Fiat mette in cassa integrazione straordinaria per due anni i lavoratori di Melfi, causa ristrutturazione. Si tratta, spiegava ieri la stessa azienda, dell'ammodernamento - costo complessivo 1 miliardo di euro - annunciato in pompa magna il 20 dicembre scorso, quando il premier Mario Monti andò a salutare lo stabilimento, offrendo l'occasione a Sergio Marchionne per un amichevole scambio di endorsement.
Nessuna preoccupazione, quindi? Mica tanto. La Fiom - pronta sempre a rompere le uova nel paniere di Marchionne - non è affatto convinta che tutto proceda per il meglio e all'annuncio della cassa - che è stata richiesta dal prossimo 11 febbraio fino al 31 dicembre 2014 - ha risposto ieri esponendo tutti i propri dubbi.