di Maria Grazia Campari
A seguito del confronto interessante e articolato che ci ha coinvolte a Paestum, vorrei proporre una mia idea, ormai quasi fissa: agganciare il pensiero e la pratica politica al contesto in cui ci troviamo a vivere. La situazione italiana mostra come tutti i luoghi del potere decisionale siano permanentemente occupati da una forma particolarmente invasiva di maschilismo patriarcale, ampiamente supportato dalla gerarchia cattolica. Una situazione che mette in pericolo la democrazia costituzionale.
Del resto, le nostre istituzioni sono state tradizionalmente occupate da una classe dirigente affollata da forze reazionarie, salvo brevi periodi in cui ristrette élites culturali, agevolate da circostanze eccezionali (guerra perduta, resistenza, movimento internazionale degli anni sessanta del Novecento) hanno temporaneamente potuto dettare l’agenda politica favorendo leggi di attuazione costituzionale, poi devastate dagli anni ottanta del secolo scorso ai giorni nostri.