Ezio Locatelli* -
E’ con dolore che apprendo della morte di Silvano Giai, compagno di tante battaglie No Tav a cui ero legato anche da un rapporto di amicizia e di tante frequentazioni. Silvano era malato da tempo ma non per questo si era arreso. Ha continuato sino all’ultimo a impegnarsi, a fare la sua parte. L’ultima volta che ci siamo visti, due mesi fa, abbiamo discusso di vini, della nuova edizione del Critical Wine No tav, una sua creatura che raccoglie produttori da tutta Italia all’insegna del motto Terra e Libertà. Poi ci siamo sentiti ancora, l’ultima volta poco più di due settimane fa. Come al solito era lui che chiedeva per primo “come va?”. No Silvano come vai tu? ”Combatto, faccio il possibile”. Mi mancherai Silvano. Mancherai tantissimo a Nicoletta che ti ha avuto sempre al suo fianco nella lotta no Tav. Mancherai a molti, in particolare al movimento No Tav della Valle di Susa che ti ha visto sempre come uno dei compagni più presenti e preparati nella lotta contro la distruzione di una Valle. Avevo fatto la scelta di iscrivermi a Rifondazione Comunista a Bussoleno per il legame forte costruito con il movimento No Tav, con te e Nicoletta a cui va in questo momento la mia vicinanza di pensiero. Ora è venuto il momento che tu Silvano possa riposare in pace. Continueremo noi a combattere quella che è stata la tua battaglia per un mondo migliore e più giusto.
Qui, alla Credenza di Bussoleno, con Silvano, l’8 dicembre 2024 al termine della manifestazione
Resp Organizzazione PRC-S.E.