Care compagne e cari compagni,

nella giornata di domenica il Comitato Politico Nazionale ha approvato un dispositivo, che vi alleghiamo in copia, con il quale si è deciso di lanciare una campagna straordinaria di finanziamento ampia, articolata e diffusa, atta a far superare al Partito il gravissimo momento di difficoltà economica che sta attraversando.

Si tratta ora di dare applicazione a quanto deliberato, passando con la massima urgenza alla fase operativa e mettendo subito in pratica le azioni indicate, oltre eventualmente ad altre che possono essere scelte a livello locale.

A tale scopo, vi forniamo le seguenti indicazioni operative:

Obiettivi

L’obiettivo che si deve cercare di raggiungere nel più breve tempo possibile è calcolato in ragione di 5/7 euro per iscritto/a. Questo significa che ogni Federazione deve impegnarsi a raggiungere la cifra che si ricava moltiplicando la suddetta quota individuale per il numero dei/le propri/e iscritti/e per poi versarla al nazionale. Analogamente, la ripartizione degli obiettivi tra i rispettivi Circoli terrà conto della dimensione di ciascuno di essi.

Strumenti

La gran parte delle modalità di raccolta fondi proposte non richiedono particolari indicazioni.

In generale, si ribadisce che tutte le attività devono essere prioritariamente rivolte all’esterno, evitando di pesare su iscritti/e, con l’unica eccezione del contributo per il congresso. A tale ultimo proposito, vi invitiamo a cogliere l'occasione già dei congressi di Circolo in corso di svolgimento.

I vincoli legislativi che gravano sull’amministrazione dei partiti politici ci impediscono di raccogliere fondi con le piattaforme di crowfunding direttamente come nazionale. Gli stessi vincoli, però, NON valgono per federazioni e regionali. Sollecitiamo, pertanto, in particolare i Regionali, a utilizzare questa modalità che consente di allargare la platea di potenziali sottoscrittori/trici e può diventare un’utile occasione di “sperimentazione” per analoghe future campagne.

Per quanto riguarda i 2.000 RID per il Partito, la definizione degli obiettivi per ciascuna Federazione deve intendersi in proporzione alla consistenza organizzativa.

Si sottolinea, infine, l’importanza del prestito di 500 euro (a titolo indicativo) richiesto alle Federazioni in grado di farlo, indispensabile per superare l’emergenza di questi giorni.

Tutti i versamenti dovranno essere effettuati UNICAMENTE sul seguente conto:

BPER Banca
IT25W0538703202000035040300
BIC BPMOIT22XXX
Causale 1: Sottoscrizione straordinaria
Causale 2: Prestito emergenza economica

Si precisa che, nel caso in cui si rendesse necessario procedere all’istituzione della “cassa di solidarietà” prevista al punto 4 della delibera del Cpn, verranno tempestivamente fornite specifiche indicazione per il versamento su un conto corrente dedicato, diverso da quello sopra indicato.

Per avere eventuale supporto e/o consulenza potete contattare i compagni dell’ufficio di Tesoreria (Alberto Celli, tel. 335 7022423 – Marco Gabrielli, tel. 342 0467514) o direttamente il Tesoriere (340 8975379)

Fraterni saluti

Maurizio Acerbo, segretario nazionale Prc-Se
Ezio Locatelli, segreteria nazionale, resp.le Organizzazione Prc-Se
Vito Meloni, tesoriere nazionale Prc-Se

Ai/le segretari/e regionali e delle Federazioni di
Veneto
Lombardia
Toscana
Marche

Riceviamo dal Regionale Emilia Romagna PRC e trasmettiamo la comunicazione sulla manifestazione del 26 ottobre a Bologna "Piovono proteste", con concentramento dalle ore 14.00 da piazza dell'Unità.

Fraterni saluti e buon lavoro

Ezio Locatelli, segreteria nazionale, resp.le Organizzazione Prc-Se

Ai Responsabili Organizzazione PRC e GC,

Si chiede la massima trasmissione a tutte le Federazioni, con particolare riguardo per quelle delle Regioni vicine, per la seguente manifestazione che vedrà coinvolta la lista unitaria da noi promossa in Emilia-Romagna contro i disastri provocati dalle politiche di Bonaccini e Schlein.

Rifondazione Comunista e Giovani Comunist* aderiscono alla manifestazione organizzata per sabato 26 ottobre a Bologna, con concentramento dalle ore 14 da piazza dell'Unità dalla Rete Emergenza Climatica e Ambientale (RECA) dell'Emilia-Romagna, la rete di tutti i comitati e i movimenti ambientalisti della nostra Regione.

L'Emilia-Romagna ha appena attraversato una nuova alluvione, la terza in meno di diciotto mesi, crediamo sia importantissimo farsi sentire non solo nelle istituzioni ma anche in piazza e nelle strade a sostegno di tutti i cittadini e le cittadine indignate/i per la totale assenza di misure di prevenzione verso il dissesto idrogeologico da parte della Regione. L'Emilia-Romagna è una delle regioni più cementificate e inquinate d'Italia, crediamo come Partito e come lista "Pace, Ambiente e Lavoro" che occorra fermare la distruzione del nostro territorio.

Per questi motivi invitiamo tutte e tutti le/gli iscritte/i ad organizzarsi, portando bandiere, cartelli e striscioni a Bologna, il 26 ottobre e far sentire la presenza di Rifondazione Comunista a fianco a chi lotta per la difesa del nostro futuro.

Il luogo di partenza della manifestazione dista circa 15 minuti a piedi dalla Stazione centrale e non è lontano da diversi posteggi. Raccomandiamo, in particolare, di portare le nostre bandiere.

Potete rimanere aggiornati seguendo la pagina dedicata all'evento a questo link:
https://www.recaemiliaromagna.it/event-item/ventiseiottobre-piovono-proteste/

Per qualsiasi informazione vi invitiamo a contattare i seguenti referenti locali:
Stefano Lugli (PRC ER) 3204244653
Riccardo Gandini (PRC BO) 3492997075
Eleonora Canali (GC ER) 3489720471
Ilaria Falossi (GC BO) 3467353529

di Ezio Locatelli* -

Partecipiamo con profondo cordoglio al lutto che ha colpito tutta la comunità della Valsusa per la scomparsa di Alberto Perino, storico leader del Movimento Notav. Perino è stato una figura simbolo, di grande presa popolare che come poche altre ha incarnato la lotta contro la costruzione della linea di Alta velocità Torino-Lione. Una lotta improntata alle pratiche della mobilitazione di massa, della disobbedienza civile, all’allargamento delle forme di democrazia dal basso. Oltre che riferimento di una intera comunità, una comunità di popolo che si è formata nella lotta, la popolarità di Perino è stata tale da travalicare la dimensione locale per assumere una rilevanza nazionale e internazionale.

La lotta No Tav contro la realizzazione di una mega opera dispendiosa, inutile e distruttiva ci ha visto fianco a fianco in tante occasioni di mobilitazione che ci sono state in Valsusa e a Torino. Potevamo pensarla diversamente dal punto di vista politico ma non dal punto di vista della condivisione degli obiettivi, dell’alterità al sistema dominante. L’ultima volta che ci siamo visti e salutati è stato a Bussoleno, in occasione del commiato a Silvano Giai. Credo che quella, dopo tante assemblee, manifestazioni, iniziative sia stata una delle sue ultime uscite pubbliche. Perino ha combattuto fino in fondo la battaglia non solo per difendere la sua Valle, ma una battaglia per la pace, l’ambiente, la giustizia, per un mondo migliore senza guerre. Una battaglia pacifica e pacifista – Perino amava richiamarsi al suo spirito gandhiano – portata avanti in forme radicali senza timore alcuno della repressione che ha saputo parlare a tutto il Paese.

Oggi tutta Rifondazione Comunista rende omaggio a te Alberto. Forte è il senso di gratitudine per quanto hai fatto in questi anni. Il tuo lascito di costruzione di una potenza democratica e partecipata – il movimento No Tav – non sigla la conclusione di una esperienza di vita ma rappresenta un contributo prezioso per un nuovo punto di partenza. “A sarà dura”. La lotta per un mondo a misura d’uomo e di ambiente più che mai andrà avanti anche in tuo nome.

*segreteria nazionale e
segretario Circolo Prc-Se Bussoleno

Car@ compagn@
il 5 ottobre, come Rifondazione Comunista, saremo in piazza a Roma alla manifestazione indetta da associazioni varie per dire No al genocidio a Gaza, all’escalation in Libano, ai crimini di guerra perpetrati in Medio Oriente da Israele. Genocidio e crimini perpetrati con l’intollerabile copertura e complicità delle maggiori potenze occidentali nonostante la ferma condanna da parte di organismi internazionali come la Corte Internazionale di Giustizia, il Tribunale Penale Internazionale, l’Assemblea della Nazioni Unite. Saremo in piazza per dire No alle politiche di riarmo e di guerra fomentate dalla Nato.
 
Saremo in piazza disobbedendo al divieto imposto dal Governo e dalla Questura allo svolgimento della manifestazione stessa. Un divieto arbitrario che lede un diritto costituzionale fondamentale, intangibile, il diritto a manifestare liberamente e pacificamente.
Contro gli orrori di un genocidio e di una guerra che si allarga a macchia d’olio nessuno può permettersi di stare alla finestra, di rimanere a guardare. Saremo in piazza in solidarietà con il popolo palestinese, per l’immediato cessate il fuoco e il ritiro dai territori occupati, per il riconoscimento del diritto di tutti i popoli a vivere in pace sulla propria terra. Saremo in piazza a manifestare liberamente e pacificamente.
 
Il ritrovo è alle ore 14.00 a Piramide (Piazzale Ostiense, raggiungibile con Metro B da Termini, direzione Laurentina, fermata Piramide).  Le/i compagn@ di Rifondazione Comunista sono pregat@ di non disperdersi lungo il corteo ma di concentrarsi nello spezzone del Partito. Portiamo bandiere, cartelli e striscioni. Partecipiamo numerosi/e.
 
Ezio Locatelli, segreteria nazionale
Responsabile nazionale Organizzazione Prc-Se

di Ezio Locatelli* -

Quello che si preannuncia in Valsusa è un autunno caldo e di lotta. Dai primi di ottobre dovrebbero entrare nel vivo le procedure di espropriazione e di sgombero dei terreni che centinaia di aderenti al Movimento No Tav hanno comprato per cercare di rallentare o interdire lo scempio del territorio conseguentemente ai lavori di realizzazione dell’Alta Velocità in alta valle. Lavori di scavo, movimenti terra, cementificazione, devastazione ambientale che vengono portati avanti a prescindere nel completo disinteresse e disprezzo per le pesanti ricadute ambientali, lo sperpero di denaro pubblico.

Tra i tantissimi studi che contestano l’utilità dell’opera, costi decisamente superiori ai benefici, assenza di una domanda di traffico corrispondente, vale la pena ricordare due rapporti ufficiali. Il primo è quello del 2018 dell’Osservatorio per l’asse ferroviario Torino-Lione istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che parla di numeri e previsioni sbagliati. Il secondo è quello del 2023 del Conseil d’orientation des infrastructures, l’organo francese che valuta le opere pubbliche. In questo secondo caso si consiglia di puntare sull’ammodernamento della linea esistente Digione-Modane piuttosto che sulla realizzazione della linea di Alta Velocità Torino Lione dato la manifesta insensatezza dell’opera. Rapporti vergognosamente ignorati in sede governativa.

Soltanto logiche speculative, affaristiche possono ancora giustificare la realizzazione di un’opera faraonica, inutile che tra le altre distruzioni comporta lo scavo di un tunnel di 57,5 chilometri sotto il Moncenisio. Un tunnel a doppia canna che quindi comporta complessivamente l’escavazione di 115 chilometri di montagna. Logiche insensate, dissipative che hanno trovato da sempre sponda in tutte le consorterie politiche di destra e di centrosinistra. Consorterie al servizio dell’affarismo più bieco che non hanno trovato di meglio che fare la guerra al movimento No tav e alle comunità locali a suon di denuncie, fogli di via, arresti, repressione, militarizzazione del territorio. Una guerra al dissenso in piena regola che non ha impedito che la Valsusa diventasse in decenni di lotta un laboratorio di protagonismo sociale, di cultura, di movimento di massa. Anzi, l’opposizione al Tav in tutti questi anni è diventata un punto di riferimento su scala nazionale per i movimenti di contestazione di uno sviluppo orientato al profitto che sta divorando ambiente, diritti, democrazia, senso di comunità.

Di fatto ad oggi, al di là delle scempiaggini e distruzioni varie, non è stato scavato ancora un centimetro del tunnel ferroviario. Gli unici scavi sono quelli cosiddetti geognostici o propedeutici a dimostrazione di lavori che vanno al rallentatore, si prolungano, in maniera tale da estorcere la maggiore quantità di denaro pubblico. Questo saccheggio va fermato, non certo per luddismo, contrarietà al progresso. Lo scempio va fermato in opposizione allo spreco scandaloso e inaccettabile di risorse, in difesa dell’ambiente, della salute delle persone, della possibilità di uno sviluppo qualitativo di un territorio. Ci sarà ancora molto da resistere, da lottare ma la consapevolezza diffusa di poter vincere sospinge in avanti un movimento che già nelle prossime settimane avrà modo di rinnovare il suo impegno oppositivo ad una delle opere più stupide e assurde che siano state mai concepite. Un movimento cui prendere parte appieno perché parla del futuro da costruire, della necessità di un'alternativa di società, del bisogno per questo, ovunque, di una grande ventata di conflitti e opposizione.

*segretario del Circolo di Bussoleno, segreteria nazionale Prc-Se

da www.lavoroesalute.org

di Ezio Locatelli* -

E’ stata una scelta politica ancor prima che rievocativa quella di dedicare la tessera del 2024 di Rifondazione Comunista a Lenin, a cent’anni dalla sua morte. Una scelta, volta a richiamare i molti motivi di attualità di un grande pensatore rivoluzionario e dirigente comunista il cui nome è indissolubilmente legato alla Rivoluzione d’Ottobre, l’uomo che ha segnato profondamente la storia del movimento operaio e socialista internazionale e della lotta di emancipazione di interi popoli oppressi. Innanzitutto l’impegno contro la guerra, il richiamo ad alcune parole d’ordine che tengono insieme la lotta per la pace con la lotta per la giustizia sociale, contro ogni forma di sfruttamento.

“I socialisti – dice Lenin – hanno sempre condannato le guerre fra i popoli come cosa barbara e bestiale. Ma il nostro atteggiamento di fronte alla guerra è fondamentalmente diverso da quello dei pacifisti borghesi (fautori e predicatori della pace) e degli anarchici”. Da essi “ci distinguiamo in quanto comprendiamo l’inevitabile legame delle guerre con la lotta delle classi all’interno di ogni paese...”.

Si tratta di una indicazione fondamentale. Senza accortezza per questo legame, con la sola retorica della pace, con la riduzione della politica a <gioco> politico, non c’è possibilità alcuna di distruggere la cultura dominante della guerra. Bisogna che esista una capacità di lotta, un’attivazione di forze conflittuali, di soggetti concreti capaci di modificare i rapporti di forza. Bisogna che cresca il protagonismo, il peso di larghe masse lavoratrici e popolari. Cosa possibile, oltre che necessaria, a condizione di stringere i temi della pace a quelli della lotta allo sfruttamento, alla povertà salariale, al carovita, alla cancellazione di fondamentali diritti sociali, detto in una parola alla lotta per la giustizia sociale. A condizione di dare risposte a milioni di persone che devono combattere quotidianamente per la propria sopravvivenza materiale.

La tessera di quest’anno a Rifondazione Comunista è anche l’occasione per riscoprire, dal punto di vista pratico, l’enorme lascito di elaborazione e di azione politica di Lenin. Lukas definisce Lenin “un teorico della prassi” per porre in rilievo la sua capacità di combinare conoscenza, levatura teorica, azione pratica. La sua capacità di non perdere il filo conduttore di tutti i problemi quotidiani, politici ed economici, teorici e pratici, di agitazione e di organizzazione che egli riconduce all’attualità della rivoluzione proletaria.

La pace stessa implica un processo rivoluzionario, la rimessa in discussione delle radici del sistema di guerra e sfruttamento. Nella miseria della politica di oggi si sono perse le tracce dell’idea di rivoluzione, di lotta di liberazione delle classi subalterne. Si badi bene, un'idea della rivoluzione che non significa che la stessa possa realizzarsi in qualsiasi momento, a prescindere da condizioni sociali <favorevoli>, dal movimento reale, ma idea di rivoluzione che diventa unità di misura per ogni scelta politica immediata. Il che, sia detto, porta Lenin oltre che a essere fermo critico di ogni forma di dogmatismo e estremismo a essere strenuo oppositore dell’opportunismo interno ed esterno al proprio partito, a quello della maggioranza della socialdemocrazia europea che vivacchia alla giornata nelle pieghe del sistema capitalistico.

Il compito del partito, per Lenin, è quello di agire sul piano organizzativo come fattore costitutivo di rapporti di forza, generatore di iniziative, organizzatore del conflitto sociale, dell’antagonismo di classe stando in stretto rapporto con le lotte e le sofferenze delle masse. Trasformare il socialismo in una forza significa questo, adempiere al compito di partito operante che impara dalla lotta e dai metodi di lotta delle masse, che promuove esperienze di radicalità democratica, di potere popolare, di autorganizzazione sociale.

Una concezione del partito e della democrazia imperniata su un'idea della centralità delle masse e della trasformazione sociale distante anni luce da quelle attualmente in voga. Distante dalla maschera democratica dell’oligarchia, distante dai partiti elitari, di opinione, isomorfi, varianti della stessa cosa, che anche a sinistra hanno oscurato ogni rapporto strutturale tra azione, classe e sistema politico. Partiti che non vanno oltre i siparietti montati e animati in maniera artefatta intorno al leader di turno, partiti che hanno ridotto i loro membri a una platea libera di sperticarsi tra l’applauso o il mugugno ma senza possibilità di partecipazione. Come ci ricordano i giovani comunisti con lo slogan che hanno scelto per loro tessera di quest’anno:“i popoli scrivono la loro storia”.

Ben sappiamo che i tempi storici e sociali vissuti cent’anni fa sono alquanto diversi da quelli attuali ma questo nulla toglie all’importanza, all'utilità di un pensiero e di una esperienza rivoluzionaria fondata di cui dobbiamo riappropriarci. Facciamolo di contro ai tentativi di manomissione, ai pregiudizi, ai luoghi comuni il cui unico intento è cancellare una storia, un'idea di futuro contro ogni forma di sfruttamento e di guerra.

Riscopriamo questa idea radicale di futuro con le parole di Lenin in “Che fare?“: “Se l’uomo fosse completamente sprovvisto della facoltà di sognare…se non sapesse andare oltre il presente …quale impulso mi domando l’indurrebbe a cominciare e a condurre a termine grandi e faticosi lavori nell’arte, nella scienza e nella vita pratica?”. Sognare e lavorare per l’attuazione del sogno senza perdere di vista la realtà. Facciamo in modo che l’iscrizione a Rifondazione Comunista non abbia solo riguardo a una iconografia (Lenin detestava qualsiasi forma di culto della personalità) ma sia volta a un impegno di rilancio e di rinnovamento di un progetto che sia realmente di trasformazione sociale.

*segreteria nazionale Prc-Se,
responsabile nazionale organizzazione

Ezio Locatelli* -

E’ con dolore che apprendo della morte di Silvano Giai, compagno di tante battaglie No Tav a cui ero legato anche da un rapporto di amicizia e di tante frequentazioni. Silvano era malato da tempo ma non per questo si era arreso. Ha continuato sino all’ultimo a impegnarsi, a fare la sua parte. L’ultima volta che ci siamo visti, due mesi fa, abbiamo discusso di vini, della nuova edizione del Critical Wine No tav, una sua creatura che raccoglie produttori da tutta Italia all’insegna del motto Terra e Libertà. Poi ci siamo sentiti ancora, l’ultima volta poco più di due settimane fa. Come al solito era lui che chiedeva per primo “come va?”. No Silvano come vai tu? ”Combatto, faccio il possibile”. Mi mancherai Silvano. Mancherai tantissimo a Nicoletta che ti ha avuto sempre al suo fianco nella lotta no Tav. Mancherai a molti, in particolare al movimento No Tav della Valle di Susa che ti ha visto sempre come uno dei compagni più presenti e preparati nella lotta contro la distruzione di una Valle. Avevo fatto la scelta di iscrivermi a Rifondazione Comunista a Bussoleno per il legame forte costruito con il movimento No Tav, con te e Nicoletta a cui va in questo momento la mia vicinanza di pensiero. Ora è venuto il momento che tu Silvano possa riposare in pace. Continueremo noi a combattere quella che è stata la tua battaglia per un mondo migliore e più giusto.
Qui, alla Credenza di Bussoleno, con Silvano, l’8 dicembre 2024 al termine della manifestazione

Resp Organizzazione PRC-S.E.

Car@ compagn@

per mettere a punto la ripresa e il rilancio della campagna di tesseramento di Rifondazione Comunista 2024, è convocata la riunione delle segretarie/segretari e delle responsabili organizzazione e/o del tesseramento regionali per venerdì 5 luglio 2024 alle ore 21.00.

Nel frattempo chiediamo alle/ai compagn@ in indirizzo di provvedere ad espletare le incombenze indicate nella circolare del 24 giugno, in particolare in tema di raccolta dati 2024, di riconsegna tagliandi 2023, di implementazione del programma di digitalizzazione. In caso di impedimento delle/dei compagn@ in indirizzo occorre garantire che in ogni caso i regionali siano rappresentati da compgn@ delle segreterie regionali.

Il giorno precedente alla riunione, vi invieremo il link per il collegamento.

All’incontro parteciperà il segretario nazionale Maurizio Acerbo.

Saluti comunisti

Ezio Locatelli, segreteria nazionale,

L’emergenza casa è ormai una cancrena che cresce anno dopo anno: si parla di circa 650.000 famiglie in graduatoria comunale per l’assegnazione di un alloggio popolare: famiglie senza casa o che abitano in alloggi malsani o in fondi non abitabili. Le graduatorie sono decennali e aumentano di anno in anno le persone che non trovano alloggio ma un parcheggio burocratico!

Duecentomila sfratti esecutivi, al 90% per morosità incolpevole sono in cerca di casa popolare e lo saranno anche le famiglie sotto pignoramento. Questa la condizione drammatica di chi ha bisogno di un tetto sulla testa per la propria famiglia, di chi chiede solo di potere organizzare la propria vita e quella dei suoi cari con dignità. Niente è stato fatto dal Governo Meloni, dimostrando una vera e propria non curanza dei trattati internazionali, come l’ONU che chiede il passaggio da casa a casa per le famiglie con persone disabili, minori o anziani.

Ma l’occupazione di un alloggio più che essere esemplificativo della illegalità dell’occupante non è invece esemplificativa del fallimento dello Stato nell’assistere le persone più fragili e deboli? Una famiglia sfrattata che certo non avrà le risorse economiche per un alloggio su mercato privato, dopo anni di attesa in graduatoria comunale o dopo aver verificato l’assenza dolosa delle amministrazioni comunali, dove andrà a dormire? L’occupazione non è forse la soluzione dei più poveri e disperati?

Ma cosa fa il Governo Meloni cerca di risolvere la questione dei senza casa e degli sfrattati, criminalizzando chi ha bisogno di una casa e chi solidarizza con queste famiglie. Possiamo stare certi che se il decreto Bisio venisse approvato Meloni sarà ferrea nel chiedere il rispetto di quella legalità!

Unione Inquilini lancia un appello contro l’approvazione del DDL Bisio e lancia dal 27 giugno al 10 luglio giornate di mobilitazione il decreto “sicurezza” che se approvato avrebbe conseguenze devastanti per centinaia di migliaia di famiglie. Nel dare la nostra adesione all’appello di Unione Inquilini crediamo che sia importante che il Partito tutto e le realtà che operano nel settore degli sportelli casa diano il proprio fattivo contributo alla mobilitazione davanti a Comuni, Regioni e Prefetture.

Fraterni saluti

Monica Sgherri, responsabile Casa, diritto all’Abitare Prc-Se
Ezio Locatelli, responsabile Organizzazione Prc-Se

AVVERTIMENTO URGENTE:

Termina stasera la rilevazione dei dati sulla raccolta firme che, come è ovvio, aveva come scopo quello di implementare e monitorare il lavoro di raccolta nelle diverse situazioni.

Quindi dalle ore 16.00 di oggi Martedì 23 aprile viene bloccata la raccolta dati e, soprattutto, la comunicazione degli stessi.

Per le Regioni o Circoscrizioni che non hanno ancora raggiunto l’obiettivo di raccolta firme, si proceda, per favore, solo con comunicazioni telefoniche.

Le informazioni via via, ogni sera alle ore 20, devono essere trasmesse alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. solo dai responsabili destinatari finali delle firme certificate e abilitati a presentare le liste di candidati nelle circoscrizioni elettorali presso i rispettivi Uffici elettorali circoscrizionali:

  • I - ITALIA NORD - OCCIDENTALE MILANO Carlo Rutigliano e Stefano Rutini
  • II - ITALIA NORD - ORIENTALE VENEZIA Daniela Ruffini e Gianluca Schiavon
  • III - ITALIA CENTRALE ROMA Maria Linda Santilli e Giovanni Barbera
  • IV - ITALIA MERIDIONALE NAPOLI Giuseppe Porzio e Alessandro Fucito
  • V - ITALIA INSULARE PALERMO Frank Ferlisi e Mario Antonio Berardi

Tutte/i le/gli altri compagni rimangano impegnati fino all’ultimo minuto a:

  1. RACCOGLIERE FIRME in particolare là dove si registrano ancora carenze

  2. RICHIEDERE LE CERTIFICAZIONI DELLE FIRME in TUTTI i Comuni.

  3. NON SI PUÒ RISCHIARE di non raggiungere l'obiettivo se non arrivano PEC o raccomandate; limitatevi ad andare nei Comuni di residenza dei firmatari e chiedere la certificazione sperando che venga rilasciata a vista.
    SE NON ARRIVANO PEC O ALTRO, RITIRARE PERSONALMENTE il tutto o contestualmente o dopo 24H dalla richiesta. Quindi a recarsi in TUTTI i Comuni per RITIRARE le firme certificate

  4. TRASMETTERE anche senza contare con precisione ed anche in due o più fasi all’ufficio Regionale di raccolta, che sarà UNO SOLO per ogni Regione, (chi avesse inoltrato ad altri indirizzi deve verificare la ricezione del proprio plico all'Ufficio Unico Regionale)

  5. RITIRARE i plichi provenienti da tutte/i le/i compagne/i gli impegnate/i nella raccolta delle firme nei Comuni

  6. Prima di trasmettere alla CIRCOSCRIZIONE (CONSEGNANDO AI RISPETTIVI CARLO RUTIGLIANO, DANIELA RUFFINI, MARIA LINDA SANTILLI, ALESSANDRO FUCITO (o GIUSEPPE PORZIO ), FRANK FERLISI), bisogna CONTARE le firme ricevute da ogni parte, ma senza obbligo di precisione, trasmissione dati, numeri etc.:

    SI CONTA solo al fine di verificare il superamento della quota regionale e provvedere all’integrazione ove si tratti di qualche piccola carenza (andando presso gli uffici comunali se si prestano a firmare e certificare contestualmente per un certo numero di firme tipo 5 o 6 per Comune

    Quindi per i punti 1,2,3,4, 5 e 6 si badi alla sostanza del raggiungimento degli obiettivi, tutto il resto NON ha importanza e non ha valore giuridico.

  7. PRESENTAZIONE DELLE FIRME nelle CANCELLERIE DELLE CORTI D'APPELLO dei capoluoghi di circoscrizione elettorale, sedi degli Uffici elettorali circoscrizionali.

Solo i 5 responsabili devono curare FORMALMENTE la presentazione delle liste per ciascuna circoscrizione che avverrà MARTEDI’ 30 APRILE (improrogabilmente entro il 1°maggio) quando – nelle Corti d’Appello di Milano, Venezia, Roma, Napoli e Palermo, rispettivamente per le Circoscrizioni Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole - dovranno essere consegnati i moduli delle firme valide: autenticate, certificate e controllate per le singole Circoscrizioni, da parte dei presentatori della lista (Carlo Rutigliano e Stefano Rutini al Nord Ovest; Daniela Ruffini e Gianluca Schiavon al Nord Est; Giovanni Barbera e Maria Linda Santilli al Centro; Giuseppe Porzio e Alessandro Fucito al Sud; Frank Ferlisi e Mario Antonio Berardi per le Isole).

I cinque incaricati devono quindi, contare, il tutto, distinguere per Regione e specificare quante certificazioni individuali e quante collettive vengono consegnate.

Devono ritenersi unici responsabili dei conteggi e non avvalersi di conteggi trasmessi da altri.

È opportuno che il tutto venga fatto il 28 aprile dai 5 responsabili senza limitarsi ad avvalersi di dati e conteggi trasmessi da altre persone (ma anche il 29 e il 30 se necessario)

È DECISIVO CHE CIASCUNO DEI 5 RESPONSABILI AVVERTA I PROPRI 3/4 REFERENTI DAI TERRITORI SUI TEMPI E LE MODALITA’ DA RISPETTARE PER POTER POI CURARE TUTTI GLI ADEMPIMENTI FORMALI PER LA CONSEGNA IL 30 APRILE/1° MAGGIO.

L’UNICA DATA DI LEGGE È QUELLA FINALE!

Raffaele Tecce
Segreteria nazionale, Resp.le Enti Locali e Ufficio Elettorale Prc-Se

Ezio Locatelli
Segreteria nazionale, Resp.le Organizzazione Prc-Se

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  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno

Conferenza di Organizzazione

Relazione di Ezio Locatelli