121130cambiaresipuoIl Teatro C non è molto capiente, ma sicuramente sufficiente per dare la giusta misura della partecipazione che l'assemblea cittadina di "Cambiare #si può" ha registrato a Livorno, domenica 16 dicembre. Gli interventi sono stati numerosi, brevi, concisi, ma soprattutto carichi di voglia di esserci, di diventare protagonisti di un vero cambiamento. Si è registrato la presenza di quella sinistra "diffusa", organizzata e non, che da anni è rimasta frammentata a livello Locale. Tutti coloro che la rappresentavano hanno comunque dimostrato una presa di coscienza ed un interesse appassionato verso il percorso proposto. Tra le presenze più numerose senza dubbio quella di Rifondazione Comunista, ma non certo da meno quella di Alba, dell'IDV, di Sinistra Critica e di molti altri volti più o meno conosciuti della sinistra che in questi anni è stata marginalizzata e costretta "fuori dal Parlamento". La nota più marcata veniva proprio dall'atmosfera che faceva percepire una sorta di risveglio e di voglia di mettersi in gioco.

Circa 40 gli interventi, assolutamente non ripetitivi, che hanno davvero toccato questioni e tematiche di rilievo. Ne abbiamo ricostruito l'essenza attraverso uno schema che riprende appunto gli argomenti affrontati. Il risultato non può che lasciarci sempre più convinti della validità del progetto e del percorso.

Di seguito i temi di maggior rilievo toccati nel corso degli interventi:

  • autonomia
  • concretezza
  • diffusione dei contenuti
  • chiarezza, anche con riferimento alla prospettiva locale
  • un passo indietro da parte di tutti i soggetti che intendono aderire, per fare 3 passi in avanti, per portare avanti insieme un filo comune
  • parlare con tutti i soggetti presenti sul territorio: movimenti, associazioni, giovani
  • credere con entusiasmo ed ottimismo in questo progetto puntando sui punti che ci uniscono
  • creare delle liste in cui sia dato spazio anche ai giovani e alle donne, a persone già attive sul campo dei diritti e del sociale, delle garanzie democratiche, nessun nome noto della sinistra
  • un percorso di qualità e sostanza
  • un riferimento forte alle problematiche del lavoro, anche attraverso la campagna referendaria
  • partecipazione democratica reale
  • anche la sicurezza è un bene comune, per il quale occorre elaborare un modello alternativo a quello attuale
  • revisione del catasto e cura del territorio
  • attenzione ai diritti civili, soprattutto delle minoranze
  • aprire un percorso finalizzato all'azzeramento del debito contratto dalle banche
  • il nome da darci: il quarto Stato
  • puntare ad un percorso di condivisione ed inclusione, nel quale comunque ciascuno mantiene la propria identità
  • essere in connessione con la società civile
  • equità e giustizia sociale
  • una forte alternativa al liberismo
  • coerenza a livello nazionale e locale
  • salute e benessere delle persone
  • maggiore attenzione agli eventi internazionali
  • mettere un tetto agli stipendi
  • siamo partiti un po' tardi
  • attenzione al metodo
  • primarie ed assemblee regionali in cui si decidono le liste
  • ricostruire un modello di sviluppo eco-sostenibile alternativo basato su ambiente, lavoro, cultura
  • lavorare su una piattaforma programmatica basata sui 10 punti del manifesto
  • forma e contenuto devono viaggiare insieme
  • bisogna riaffermare in modo forte i valori della sinistra
  • mancanza a livello nazionale di una programmazione dei trasporti – settore portuale
  • rinnovamento nella politica
  • bisogna riappropriarsi dei beni comuni: trasporti, acqua, scuola, sanità..
  • pratiche, idee ed obiettivi in una piattaforma reale che aggrega davvero

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