Le scelte compiute dal Governo Monti sono del tutto organiche ad un disegno che utilizza la gravità della crisi attuale per la definitiva affermazione di un modello sociale e politico fondato sulle disuguaglianze , sulla contrazione di diritti e tutele del lavoro, sulla marginalizzazione del ruolo degli organismi della rappresentanza sociale. Con un'illusoria copertura di tecnicità ,si compiono in realtà scelte politiche precise che, invece di affrontare la crisi finanziaria mondiale con la riscrittura delle regole di governance della finanza e con una diversa gestione delle politiche pubbliche di bilancio,riconfermano quella stessa impostazione liberista che è all'origine, come universalmente riconosciuto, della stessa crisi economica di cui subiamo oggi tutte le devastanti conseguenze.


La politica ha cancellato la parola mafia dal vocabolario pubblico, l'informazione ha finto di non vedere, le associazioni e i movimenti hanno sottovalutato. E invece la mafia al nord c'è, fa affari, è pericolosa, sta dentro i processi economici e sociali. E non vuole essere disturbata.
Il 20 gennaio Roma ospiterà il vertice tra Merkel, Sarkozy e Monti: tre dei maggiori responsabili della speculazione finanziaria sui titoli di Stato europei e quindi della crisi economica che ha investito l'Europa e tutto l'Occidente capitalistico. I Giovani Comunisti aderiscono all'appello lanciato dal segretario del Prc Paolo Ferrero a costruire per il 20 a Roma una manifestazione di protesta contro le politiche dei governi liberisti europei. Questa sarà l'accoglienza che riserveremo agli autorevoli ospiti internazionali del nostro presidente del Consiglio.
Di Claudio Grassi
Redazionale



