di Maria Paola Milanesio
“Il Pd scelga: o Monti o noi”. Non esiste una via di mezzo per Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista e candidato per la Camera in Piemonte nelle liste di Rivoluzione civile di Antonio Ingroia.
È definitivamente accantonata l’ipotesi di una desistenza?
“Il punto è molto semplice: il Pd decida che cosa fare. Se vuole governare con Monti, come ha dichiarato in tutte le salse, o rompere con lui e provare a costruire una maggioranza a sinistra. Una maggioranza senza Monti e contro Monti e Berlusconi.”
Considera il premier e il suo predecessore la stessa cosa?
“Il governo dei tecnici ha proseguito sulla strada dell’esecutivo di centrodestra. Non basta?”
Per quale motivo il Pd dovrebbe scegliere la sinistra di Rivoluzione civile?
“Per fare politiche di sinistra. Vale a dire, per abolire la riforma Fornero sulle pensioni, per introdurre la patrimoniale, per smetterla di acquistare cacciabombardieri. Se i democratici sono disponibili, noi siamo aperti al dialogo. Ma l’unica cosa che veramente Bersani non può fare è chiedere a sinistra i voti per governare con la destra”.
Il vero problema è la maggioranza al Senato. Dice no anche a una desistenza nelle regioni più in bilico, a partire dalla Lombardia?
“I democratici già dicono che se al Senato non avranno la maggioranza assoluta, allora si alleeranno con i centristi. Sa che cosa rispondo? Bersani i voti li prenda da Monti e lasci in pace noi. Se invece rompe con il premier, cambia tutto”.
Se il Pd vi promette di cancellare le riforme delle pensioni e del lavoro – che ha approvato con il governo Monti – rischia di perdere i voti dei suoi elettori per conquistare qualcuno in più a sinistra. Che senso ha?
“Mica glielo ha ordinato il medico di demolire l’articolo 18 e di fare la peggiore riforma delle pensioni possibile. Senza dimenticare che il governo sostenuto dal Pd ha regalato 11 miliardi alle banche private, come dire tutto l’Imu”.
Rivoluzione civile va al governo e che fa?
“Salario sociale per i disoccupati: i fondi si possono trovare tassando le grandi ricchezze. Per chi ha 10 milioni di euro non cambia niente, mentre significa molto per chi di euro non ne ha nemmeno uno. Altrimenti staremo all’opposizione e diremo no a quelle politiche che stanno aggravando la crisi e mandando sul lastrico operai e impiegati”.
Un pareggio al Senato e la colpa finisce su di voi. Che cosa risponde?
“è una stupidaggine. L’ultima cosa che può succedere è che vinca Berlusconi, sta alla canna del gas, è fuori gioco. La vera questione è: con chi vuole stare il Pd. Scelga o Monti o noi”.
il mattino