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Il comune di Napoli non rispetterà il Patto di stabilità per poter garantire i servizi minimi costituzionali. È la posizione del sindaco, Luigi de Magistris che si inserisce nel dibattito relativo all'Imu e alla scelta del governo di aumentare la pressione fiscale.
Il patto di stabilità impone ai comuni che hanno soldi in cassa di non spenderli per poter garantire il pareggio di bilancio. Napoli spenderà quel che ha in cassa, dce il sindaco, per pagare i servizi.


«Il governo - ha detto De Magistris - ci deve dare subito segnali sul patto di stabilità altrimenti lo sforeremo sui beni costituzionalmente protetti», ha detto de Magistris che ha poi criticato la gestione dell'Imu: «il meccanismo per cui i Comuni introducono nuove tasse il cui 50% va poi allo Stato, è inaccettabile, visto che il governo non è in grado di rivedere questa posizione, almeno faccia una modifica in modo tale che risorse, tasse e imposte che i cittadini danno per i servizi rimangano ai comuni, cioè ai cittadini stessi».
La nomina del commissario per la spending review, Enrico Bondi, non convince de Magistris che afferma: «troppi commissariamenti, l'Italia è stata commissariata dalle banche europee e dalle entità sovranazionali, questi commissariamenti iniziano a farmi venire i brividi perchè poi abbiamo solo tagli, sofferenza, disoccupazione e tensioni sociali. Io da sindaco posso anche accettare tagli drammatici, ma se vedo che vanno sempre nella stessa direzione non posso che schierarmi dalla parte del popolo».

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