di Roberto Gramiccia
Alla chetichella e senza troppo clamore, è passata al Senato ed è quindi diventata legge della Repubblica la più evanescente e strampalata riforma sanitaria della storia del nostro paese. Sull’impianto di questa legge abbiamo già espresso la nostra opinione. Oggi che il guaio è fatto, ci limitiamo a riferire il commento a caldo di Ignazio Marino il quale, a differenza dei suoi colleghi del Pd, meritoriamente ha fatto mancare il suo voto in senato. Dice Marino: “Non posso votare una riforma della sanità a costo zero. Una riforma in cui si garantisce per legge ai cittadini ciò che non si può mantenere”. Affermazione, come si vede, di non poco conto, alla quale Marino aggiunge: “questo decreto non stanzia un euro per l’apertura di ambulatori medici 24 ore al giorno, rendendo fin dall’inizio questa auspicabile innovazione lettera morta. (…).
Il ministero della Salute dovrebbe spiegarci come potrà realizzare tutto questo senza un euro in più, mentre la legge di stabilità prevede almeno un miliardo di euro di ulteriori tagli al SSN, che si aggiungono ai 21 miliardi già sottratti in questi ultimi anni. I prontosoccorso saranno ancora l’unica possibilità per le richieste degli italiani che di notte e nel weekend non sapranno dove andare, anche per patologie minori, come un’influenza con la febbre alta o un’orticaria”.
Registriamo le parole di Marino con soddisfazione e le facciamo nostre, con un’unica piccola integrazione. Se gli estensori del decreto avessero chiesto l’opinione di operatori esperti di cure primarie e di medicina del territorio (Marino è un ottimo chirurgo ospedaliero, ma non è un esperto di medicina territoriale), gli avrebbero spiegato che di notte a cercare il medico sono persone che evidentemente hanno problemi seri. Se di notte ti si alza la febbre anche oltre i 39, semplicemente prendi un’aspirina o una compressa di paracetamolo e aspetti il giorno dopo. Se invece hai un dolore al petto, cinquanta anni e il colesterolo alto non ti basta una pacca sulle spalle, ci vuole un cardiologo, un ecg e delle analisi del sangue da fare entro due ore, ci vuole cioè il pronto soccorso. Tradotto: quella degli ambulatori 24 ore su 24 è una fesseria. Per di più una fesseria demagogica perché le regioni non hanno, proprio a causa dei tagli imposti dal governo, i soldi per realizzarla. E’ quindi un mix di ignoranza tecnica (per un governo tecnico è veramente il colmo) e bassa propaganda ad aver partorito questa riformicchia. Quando cominceremo a parlare seriamente di Sanità? Se non lo faremo presto sarà troppo tardi.