121105grillodi Redazione Fatto Quotidiano
Di Pietro corre insieme al Movimento 5 Stelle? Niente affatto. E’ lo stesso Grillo a smentire le voci che lo darebbero alleato al leader dell’Italia dei Valori per le prossime politiche in 12 punti pubblicati online (sopra lo screenshot del post) in cui specifica, tra l’altro, quale è la linea del movimento su primarie e partecipazione alle trasmissioni televisive. E dove cancella anche uno dei pilastri del movimento, ovvero quello delle dimissioni in bianco.

Un’abitudine consolidata nel Movimento tra chi ha assunto incarichi pubblici che consisteva nel rimettere ogni sei mesi il mandato nelle mani dei cittadini. Un modo, forse, per salvare i ‘colonnelli’ del Movimento che altrimenti non rischiano di non vedersi rinnovata la fiducia della base.

Beppe Grillo pubblica sul blog “una ‘guida for dummies‘ per tutti coloro che hanno dubbi interpretativi, dietrologie, necessità di chiarimenti”. Innanzitutto l’alleanza alle politiche, dove il movimento correrà da solo. “Antonio Di Pietro ha la mia amicizia – scrive il comico genovese sul suo blog -, ma il M5S non si alleerà né con l’Idv, né con nessun altro. Il M5S vuole sostituire il Sistema dei partiti con la democrazia diretta. In sostanza vuole la fine dei partiti basati sulla delega in bianco”. 


Poi, alla voce “T come Televisione“, Grillo specifica che “non sono ‘vietate’ interviste di eletti del M5S trasmesse in televisione per spiegare le attività di cui sono direttamente responsabili”, ma allo stesso tempo “è fortemente sconsigliata (in futuro sarà vietata) la partecipazione ai talk show condotti abitualmente da giornalisti graditi o nominati dai partiti, come è il caso delle reti Rai, delle reti Mediaset e de La7“. Un riferimento che punta dritto alla scorsa puntata di Ballarò, al centro delle polemiche dopo la partecipazione della consigliera comunale di Bologna Federica Salsi. Il leader M5S ha paragonato la tv al “punto G” e lei ha replicato accusandolo di essere figlio della cultura berlusconiana. Attacchi e polemiche al vetriolo culminati nell’isolamento della Salsi in Consiglio comunale a cui la consigliera ha reagito paragonando il Movimento a Scientology.

Cruciale anche il dietrofront sulla remissione mandati. Una decisione che si innesta sulla scia delle polemiche a seguito di quanto accaduto in consiglio comunale a Bologna, dove il consigliere Massimo Bugani, dopo la presa di distanza da Federica Salsi, rischia di non vedersi rinnovata la fiducia dei cittadini nell’assemblea fissata per il 14 novembre. Infatti alla lettera “R come Remissione del mandato” Grillo scrive che ”il consigliere, il sindaco o il parlamentare non ha alcun obbligo di rimettere il mandato periodicamente (ad esempio ogni sei mesi)”.

Nella ‘guida for dummies’, il blogger puntualizza la posizione dei 5 Stelle su alcuni grandi temi, ricordando, tra le altre cose, che gli eletti nelle file del Movimento non percepiranno più di 5mila euro lordi al mese; non ci saranno primarie ma la sola scelta del portavoce per Camera e Senato. Il Movimento inoltre voterà anche proposte di altri partiti se aderenti al programma dei 5 Stelle. Sulla questione euro, la decisione di rimanere nella moneta unica “spetta ai cittadini italiani attraverso un referendum”. E prosegue: “Io ritengo che l’Italia non possa permettersi l’euro, ma devono essere gli italiani a deciderlo e non un gruppo di oligarchi o Beppe Grillo”. Il M5S inoltre “non candida chi ha svolto due mandati anche se interrotti” e “supporta e appoggia le istanze dei movimenti con obiettivi comuni, come è avvenuto per il no al nucleare, l’acqua pubblica, il No Tav e il No Gronda, eccetera”. Sui rimborsi confermata la linea di sempre: “il M5S non ha incassato alcun rimborso elettorale per le regionali e non lo incasserà per le prossime politiche”.

Pdci: “Editto è web-dittatura” – Flavio Arzarello, responsabile della comunicazione del Pdci, definisce il post “l’editto di Beppe Grillo”, che è il contrario della “democrazia diretta” perché vietare “ai suoi la partecipazione ai talk show è segno di delirio di onnipotenza”. Per Arzarello “siamo alla ‘web-dittatura’ di una sola persona. Gli italiani se ne accorgeranno molto in fretta”.

Puppato (Pd): “Solidarietà a Federica Salsi” – Laura Puppato, consigliere regionale del Pd in Veneto e candidata in corsa alle primarie del centrosinistra, solidarizza con Federica Salsi e si chiera contro “il bavaglio” voluto dal comico 5 Stelle. “E’ vero che ogni movimento o partito ha le sue regole, ma le regole si possono anche infrangere quando sono irragionevoli e immotivate. Qui non stiamo parlando di valori o di principi non rispettati ma di televisione, di comunicazione”. Inoltre, ha aggiunto, “ritenere tuttavia che questo possa essere una ragione per determinare un’autoesclusione dalla tv o dagli spazi informativi che ti consentono di spiegare come la pensi e cosa vorresti fare, lo trovo presuntuoso eccessivo e esagitato. Proprio non lo condivido”.

Il Fatto quotidiano - 07.11.12

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