121004finanzadi Franco Fracassi
Non ci avevano detto che l’austerità avrebbe risanato i conti dello Stato e posto le basi per la crescita? La Banca d’Italia ha oggi annunbciato che il debito pubblico ha raggiunto la cifra record di 1.995 miliardi e cento milioni di euro, pari al 126,8 per cento del Prodotto interno lordo nazionale (anch’esso un record). Trentatremila euro a testa, compresi morenti e neonati, che gravano sulle nostre spalle. Se il governo Monti avesse dovuto raggiungere dei risultati eccezionali, di sicuro questo sarebbe stato uno di quelli, anche se in negativo.
Nell’anno di permanenza a Palazzo Chigi, l’ex rettore della Bocconi ha aumentato il debito di ottontotto miliardi e cinquecento milioni di euro, portandolo a sfiorare il muro psicologico dei duemila miliardi, ha fatto crescere la disoccupazione dall’8,5 al 10,8 per cento, ha fatto calare la propensione degli italiani a consumare (necessaria alla crescita) da più 0,4 a meno 2,4 per cento, ha depresso il Pil (-2,4%).

E il presidente del consiglio Mario Monti che dice: «Con la nuova legge di stabilità, l’Italia avrà una delle migliori posizioni di bilancio nella zona dell’euro, come rilevato dal Fmi». Insomma, va tutto bene lo dice il Fondo monetario internazionale, ovvero uno dei principali responsabili della crisi mondiale.

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