di Riccardo Chiari
«Noi non siamo, né vogliamo essere, aghi della bilancia». Messaggio chiaro, quello lanciato da Chiara Giunti del comitato operativo nazionale di Alba: niente tatticismi per chi vuole costruire un'alternativa all'«agenda Monti». E non vede nell'alleanza Pd-Sel, a partire dalla carta d'intenti delle primarie, la volontà di capovolgerla. «Quella carta è interna alla 'logica della compatibilità': accetta il fiscal compact e il pareggio di bilancio, con il conseguente smantellamento dello stato sociale. Le parole di Monti su una sanità pubblica 'ormai insostenibile' sono eloquenti».
Di qui parte Alba, al termine della sua fase costituente, per una nuova tappa del suo cammino. Che non è limitato al più vicino appuntamento elettorale: «Noi sosteniamo attivamente il progetto di 'Cambiare si può!' perché nasca un Quarto polo per le politiche. Ma il nostro obiettivo resta quello di costruire un soggetto politico nuovo della sinistra italiana».
Alla conferenza stampa "diffusa", tenuta in simultanea in altre 33 città dove negli ultimi mesi sono nati i nodi territoriali di Alba, intervengono con Giunti anche gli attivisti fiorentini Moreno Biagioni, Paolo Chiappe e Ivan Gottlieb. Una questione di metodo: «Siamo un soggetto a rete e non gerarchico». Ma non c'è solo metodo, visto che all'assemblea «Cambiare si può!» di domani Alba porta in dote una serie di punti programmatici: «Li proponiamo per costruire insieme un programma di governo. Si va dalla ridiscussione dei trattati europei alla rinegoziazione del debito. Dalla difesa dei diritti del lavoro per cui stiamo raccogliendo le firme dei referendum, all'unica grande opera che riteniamo necessaria: la messa in sicurezza del territorio». Nel complesso i «25 irrinunciabili propositi» - rintracciabili sul sito: www.soggettopoliticonuovo.it/contributi-essenziali-di-programma-alba-soggetto-politico-nuovo/ - segnano il profilo di Alba, così come era stato abbozzato fin dalla prima assemblea del «soggetto politico nuovo»: «Sono l'effetto pratico del nostro nome Alleanza lavoro beni comuni ambiente - sintetizza Chiara Giunti - il nostro contributo alla lista che 'Cambiare si può!' cerca di costruire per le vicine elezioni politiche».
Una lista di fronte alla quale arriva comunque un avvertimento: «Dobbiamo evitare che sia il prodotto di una contrattazione fra piccoli gruppi dirigenti. Perché il 'soggetto politico nuovo' Alba nasce per dare un'alternativa ai tantissimi che altrimenti non voterebbero. Per offrire una rappresentanza, vista la crisi sempre più grave, dei partiti. Per questo all'assemblea di 'Cambiare si può!' proporremo la costruzione di una lista che non comprenda ex parlamentari, né dirigenti di primo piano dei partiti».
Infine l'organizzazione interna: «In questi mesi abbiamo elaborato uno Statuto che è stato approvato nei giorni scorsi, e una transitoria Carta delle regole che durerà un anno. Dal 15 dicembre partirà una campagna di tesseramento, che non sarà esclusivo, per quattro mesi. Al termine ci saranno le elezioni degli organismi dirigenti, secondo i principi che le cariche direttive e di rappresentanza saranno temporanee, a rotazione di massimo due mandati, non gerarchiche e nel rispetto della parità di genere».
Il Manifesto - 30.11.12