da Pubblico
«La crisi sistemica fa crescere i pignoramenti e le esecuzioni immobiliari che mettono in mezzo a una strada oltre 46 mila famiglie. E invece di aiutare famiglie e pmi in crisi, le banche speculano per pagare i dividendi a Fondazioni». E’ quanto sottolineano Adusbef e Federconsumatori in una nota congiunta in cui indicano la stima di un’ulteriore crescita del 22,8% di pignoramenti ed esecuzioni immobiliari.
Se tra il 2008 e il 2011 i pignoramenti e le esecuzioni immobiliari sono aumentati di circa il 75%, arrivando a sfiorare quota 38 mila, Adusbef stima che per il 2012 (secondo i dati raccolti nei principali Tribunali alla data del 30 settembre 2012 e proiettati al 31 dicembre 2012) «ci potrebbe essere un boom ulteriore con un più 22,8%, sfiorando così il 100% nel quinquennio 2008-2012, con circa 100 mila case mandate all’asta ed altrettante famiglie gettate nella disperazione».
Le banche italiane, sottolineano le due associazioni, dopo aver ricevuto 274,6 miliardi di prestiti triennali al tasso dell’1% dalla Bce, «invece di dare ossigeno a famiglie e pmi strozzate ed usurate per far ripartire l’economia, usano quella massa monetaria per abbellire i bilanci e pagare i dividendi ai loro azionisti, in particolare alle esose Fondazioni bancarie, mettendo in mezzo ad una strada migliaia di consumatori impossibilitati a pagare le rate dei mutui a causa della crisi prodotta dai banchieri».