di red.

Si è tenuto un incontro a Varese per presentare il progetto “Cambiare si può” dopo l’assemblea nazionale che si è svolta a Roma. Un progetto che è stato illustrato da Marco Zocchi, segretario provinciale Prc-FdS di Varese. “Un processo ancora in fieri – ha detto Zocchi -, alternativo alla coalizione Pd-Sel, al polo che fa riferimento a Monti, oltre che ai processi grillisti”. Un movimento dalle diverse anime, sostenuto da partiti diversi come IdV, Prc, PdCI, e che vede nel magistrato Antonio Ingroia il possibile leader.

Il progetto “Cambiare si può” si caratterizza per una forte connotazione “anti-liberista” e che ha, come suo punto di partenza, un profondo dissenso nei confronti della Carta di intenti alla base della coalizione Pd-Sel, in particolare circa due punti: il “fiscal compact”, elemento centrale della Agenda Monti, che comporta 40 miliardi di tagli ogni anno nei prossimi anni; e poi la “cessione di sovranità”, un concetto che si traduce nell’impegno che ogni decisione importante viene sottoposta al giudizio dei gruppi parlamentari. Un fatto che mette una pietra tombale a battaglie come la difesa dell’articolo 18.

Zocchi, prima di aprire il confronto tra i partecipanti all’assemblea, ha poi fatto il punto sulle battaglie referendarie sull’articolo 18 e l’articolo 8 che lo scioglimento delle Camere rischia di nullificare. “Un fatto che rischia di annullare le 550.000 firme già raccolte - ha detto ancora Zocchi -. A tale proposito cercheremo di capire, con un ricorso in Cassazione, come sia possibile evitare questo esito”. Tra le prossime scadenze ravvicinate, la presentazione della lista per le elezioni a fine gennaio.

Al termine dell’incontro Zocchi ha lanciato un incontro di “Cambiare si può” sui temi trattati oggi da tenersi in forma più ampia a Varese, nel mese di gennaio, presso la Cooperativa Belforte.

da Varese report.it

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