di A.N.P.I Sezione Repubblica ceca “F. Moranino”
Una delle caratteristiche fondamentali della nostra Associazione è quella di non assumere posizioni partitiche, per cui la nostra regola è di tenersi fuori dalla contesa soprattutto in campagna elettorale.
Quando però gli argomenti trattati dai partiti o movimenti o popoli come vogliano farsi chiamare, riguardano in particolare la legittimazione del fascismo, ci sentiamo in dovere di intervenire.
Si tratta delle affermazioni fatte da Beppe Grillo, fondatore e leader indiscusso del M5S, formazione che secondo ogni previsione si accinge ad entrare in Parlamento.
Questi in un incontro con il capo di CasaPound, Simone Di Stefano, ha pubblicamente dichiarato che: “l’antifascismo non è una questione di sua competenza” e che “se i militanti di CasaPound avranno i requisiti, saranno i benvenuti nel movimento” (citazione testuale).
Ora se la lingua italiana ha un senso, ciò significa che si tratta di un movimento che non disapprova l’ideologia e le pratiche politiche fasciste ponendosi già per questo fuori dal dettato costituzionale.
Sull’altra dichiarazione, non so a quali requisiti si riferisca, ma se nello statuto del movimento è fatto minimamente cenno all’affermazione dei principi democratici, non vedo come un “fascista del terzo millennio” (nome con cui amano farsi chiamare i militanti di CasaPound) possa averne qualcuno.
Non vogliamo pensare che il M5S si sia posto fra gli altri l’obiettivo di portare i fascisti in Parlamento, ma per fugare ogni dubbio ci aspettiamo un chiarimento dal suo leader avendone tutto il tempo ed il modo per darlo.