di Paolo Ferrero
Buon 8 marzo a tutte le donne. I continui omicidi di donne da parte di ex amanti, ex mariti, le violenze nella coppia e in famiglia, ci ricordano che il patriarcato non solo non è morto ma si è rafforzato.
Come i padroni vogliono ridurre i lavoratori e le lavoratrici alla loro dimensione di forza lavoro, cioè di merce, così tra di noi maschi aleggia la possibilità che la donna non sia un soggetto ma un oggetto - cioè possa essere di proprietà - e che questa proprietà possa essere fatta valere con la forza. Anche tra le donne aleggia lo spirito proprietario ma non l'idea che possa essere fatto valere con la forza. Non è una differenza di poco conto, è la differenza tra la sofferenza e la sopraffazione. L'idea che in ultima istanza si possa reagire con la sopraffazione fisica in caso di contrasti non è una stravaganza di piccole minoranze di violenti. È in fondo la possibilità ultima del maschio adulto, la mia. Credo che in occasione dell'8 marzo siamo noi maschi che dovremo aprire una riflessione sul fatto che la violenza sulle donne non è il problema di qualcun altro ma è un problema nostro.