120309stefanocristiano

di Stefano Cristiano*

Credo sia giunto il momento per tutta la sinistra di riflettere seriamente su quanto sta accadendo a livello nazionale e sui riverberi che ciò potrebbe avere a livello locale.

Un pensionato si è suicidato ieri per l'angoscia di non riuscire a sopravvivere ai tagli previsti dal governo. Si dirà che era una persona malata e sicuramente la depressione avrà influito in maniera determinante in quella scelta estrema. Il punto è però un altro. Come può la sinistra continuare a sostenere un governo forte all'estremo con i pensionati ed i lavoratori, determinato fino all'estremo nel tagliare le pensioni e ridurre ulteriormente i diritti dei lavoratori, salvo poi essere debolissimo con i potenti, al punto dal non riuscire, o non volere, far pagare il minimo dazio a quelle banche e a quei mercati finanziari che la crisi hanno prodotto? Come si può sostenere un governo che vuol mettere in costituzione il pareggio di bilancio rendendo così la politica, una volta per tutte, subalterna ai mercati e alle lobbies finanziarie? Come si può sostenere un governo che dichiara, violando la Costituzione Repubblicana, di voler spostare il prelievo fiscale dalla tassazione diretta (ovvero progressivamente prelevando di più a chi guadagna di più) a quella indiretta (ovvero sui prodotti che tutti, da chi guadagna 400 euro a chi ne guadagna 4 milioni, pagano allo stesso modo)?

L'apertura all'UDC è puro politicismo se svincolata da quei contenuti! Se la linea del PD (in contraddizione per esempio con quanto stanno facendo i socialisti francesi che hanno dichiarato che non voteranno il pareggio di bilancio in costituzione e che metteranno un'aliquota al 75% per chi guadagna oltre il milione) è quella di sostenere quelle politiche allora l'incontro con i centristi non è che la logica conseguenza di una deriva che sembra non avere fine. Io invece ritengo che dalla Toscana e dalla maggioranza che la sostiene, possa partire un messaggio diverso ed in controtendenza ovvero che il governo di fenomeni complessi e la ricostruzione di una identità plurale per una sinistra moderna ma non subalterna è possibile.

Intanto sarebbe bene che fossimo tutti in piazza il 9 Marzo con la FIOM-CGIL in difesa di chi lotta, dalla Val di Susa a Pomigliano, per il diritto a poter esprimere il proprio pensiero liberamente senza per questo essere licenziato o considerato un pericoloso terrorista. Noi ci saremo.

Venerdì 9 Marzo 2012

*Segretario Regionale PRC Toscana FdS

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