Intervista a Roberto Biorcio di Lorenzo Mauro
Professor Biorcio, la Lega è sul viale del tramonto?
Non credo, anche altri partiti populisti hanno perso il leader ma sono sopravvissuti, perche i militanti e le ragioni sono rimaste, penso a quando morì Haider in Austria, ma anche Le Pen che ha lasciato alla figlia: c'è spazio politico e si è creato un corpus di militanti, in diverse aree del nord c'è un elettorato di appartenenza.
È possibile che vi sia un contraccolpo alle amministrative, una parte dell'elettorato fluttuante può anche perderlo. Nonostante tutto, l'unico modo per cui potremmo vedere un crollo, a mio giudizio, sarebbe una scissione in pezzi, ma credo che troveranno un compromesso.
Se Maroni succederà a Bossi, cosa cambierà nello stile di leadership e come cambierà la Lega?
Io credo che ci sarà una diarchia con Maroni che accresce il suo potere. In questo senso, potrebbe cambiare la questione delle alleanze. Maroni è il più disponibile a cambiare gioco, mentre Bossi era saldamente ancorato al centrodestra. Se Maroni acquista potrebbe giocare alla politica dei due forni: posizioni federaliste, tutela dell'autonomia e mani libere per il federalismo. Lo stile di Maroni è diverso, più governativo e diretto, gioca meno sulla provocazione, rispetto al messaggio di Bossi. Vorrà dire indubbiamente un mutamento di stile, altri faranno le "sparate".
Da una parte lo sperpero dei soldi pubblici, dall'altra l'incubo di infiltrazioni mafiose. Cosa farà più male ai militanti?
Entrambe le cose, forse il fatto che più hanno patito sulla loro pelle è che loro si impegnano gratis per tenere aperte le sezioni, mentre il partito non gli dava soldi dicendo che non ce n'erano. La questione delle infiltrazioni è più difficile da dimostrare, sarebbe il crollo di tutto solo se emergessero rapporti tra Belsito e personaggi di un certo spessore legati alla malavita. Se l'inchiesta non coinvolgesse dirigenti di primo piano si può sbrogliare la matassa con le espulsioni.
In questo scenario sono emersi i ruoli della moglie di Bossi e di Rosy Mauro, definita la "badante del Senatur. È un paradosso che il partito del celodurismo vedesse le donne al comando?
Il paradosso è che da quando Bossi ha avuto il problema di salute, sono state le donne che l'hanno protetto e accudito. Il cerchio magico ha protetto Bossi dal fatto che emergesse una leadership alternativa, per soffocare ogni ambizione e salvaguardarne il primato. La novità è che l'esplosione ha incrinato questo gruppo che non era a mio modo di vedere in mano alle donne, ma che vedeva le donne tutelare Bossi a volte anche non dicendogli la verità, come accaduto nel caso di Tosi. Però, più che donne al comando, penso si trattasse di devozione delle donne verso il leader.
Il fatto che sia esploso tutto con la Lega all'opposizione è un caso?
I leghisti parlano di complotto, è certamente vero che queste cose erano già note prima. Come si sa, il caso Belsito era già noto da febbraio. Se si crede alle intercettazioni sembra che Bossi fosse convinto di cacciare il tesoriere già da un pò. Non credo, comunque, che si possa pensare a una dietrologia, certo i magistrati percepiscono un clima sociale e possono tenerne conto nelle scelte operative,nei tempi. Potrebbe aver prevalso l'idea di non disturbare troppo Monti, il quale indubbiamente si rafforza in questo scenario: può esserci stata una valutazione per l'interesse generale, ma i fatti esistono.
Le disgrazie di Bossi e Berlusconi sembrano aver chiuso la cosiddetta Seconda Repubblica. Quali le prospettive future?
Mi pare un quadro molto incerto, perche in linea di principio finita l'idea di blocco berlusconiano e anti-berlusconiano si dovrebbe aprire una situazione più normale, centrodestra contro centrosinistra. Ma i partiti sono deboli, c'è la questione della legge elettorale, che verrà ritagliata nell'esclusivo interesse dei partiti. L'aspettativa sarebbe un somiglianza più accentuata con la politica europea, ma questo scenario non verrà realizzato e quindi forse l'esito più probabile è che continui lo stato di emergenza. Se dovessi scommettere, Monti andrà al Quirinale con una grossa coalizione, una sorta di alleanza o un inciucio generalizzato, con lunga convergenza, perche darebbe a tutti la possibilità di governare, reperendo risorse. E tutto ciò verrebbe giustificato all'opinione pubblica dal persistere della crisi economica.
da articolotre.com Mercoledì 11 Aprile 2012
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