Appello nazionale
Il 6 e 7 maggio scorso Leoluca Orlando ha superato al primo turno tutti i suoi concorrenti conseguendo un risultato tanto più lusinghiero, quanto più inaspettato. Dopo dieci anni di mal governo, di cui lo stato di decadenza di Palermo è prova evidentissima, una maggioranza di palermitani ha deciso di riporre in lui la sua fiducia.
Leoluca Orlando ha molti meriti nei confronti della sua città. Il primo tra tutti è stato quello di rompere con una vergognosa tradizione di complicità tra politica e criminalità organizzata.
Il suo secondo merito è stato quello di offrire a Palermo tra il 1992 e il 2001, dopo decenni di malgoverno, una conduzione della città finalmente attenta ai problemi dei suoi cittadini: ai trasporti, alla scuola, al verde pubblico, all'assistenza, al recupero del centro storico e delle periferie.
Conclusa la sua esperienza di sindaco, i palermitani hanno deciso di rivolgersi ad altri. Con risultati invero non brillanti. Ma al primo turno elettorale hanno dimostrato di essere intenzionati a tornare sui loro passi e di voler premiare la sua candidatura.
Il consenso che Orlando ha conseguito costituisce la più palese sconfessione delle primarie del centrosinistra tenutesi il 4 marzo scorso. Con scelta assai criticata, Orlando decise allora di rifiutare un verdetto di assai dubbia affidabilità e di impegnarsi in prima persona.
I tantissimi palermitani che hanno votato per lui hanno dimostrato di condividere il suo rifiuto e hanno chiesto a lui di rappresentare il loro desiderio di radicale rinnovamento.
È venuto adesso il momento di prendere pienamente atto dell'orientamento di una parte così significativa degli elettori e di porre subito termine a una contesa fratricida nelle file del centrosinistra che mai avrebbe dovuto aprirsi. Palermo, come tutto il paese, si trova a fronteggiare una gravissima situazione di crisi. Da un decennio la città è priva di una adeguata azione di governo e dovrà affrontare anzitutto le enormi difficoltà finanziarie provocate dalle amministrazioni precedenti. Ciò che le serve è un sindaco autorevole, competente e capace.
Leoluca Orlando corrisponde a tutti questi requisiti e per questo noi invitiamo a votarlo.
Gaetano Azzariti, Oliviero Beha, Alberto Burgio, Luciana Castellina, Raimondo Catanzaro, Franco Cazzola, Maurizio Chierici, Paolo Comanducci, Nando Dalla Chiesa, Maurizio De Luca, Gianni Ferrara, Dario Fo, Guido Formigoni, Carmine Fotia, Tano Grasso, Leo Gullotta, Maria Rosaria Marella, Enzo Marzo, Alfio Mastropaolo, Massimo Morisi, Moni Ovadia, Paolo Pietrangeli, Graziella Priulla, Franca Rame, Pietro Rescigno, Antonio Roccuzzo, Paolo Ruffini
da Il Manifesto, 17/05/2012