Esprimiamo la nostra vicinanza e la nostra solidarietà a tutte le cittadine e a tutti i cittadini della nostra regione colpite in queste ore dal terremoto. Siamo vicini ed esprimiamo il nostro cordoglio ai familiari delle vittime. Quattro di loro erano operai e sono morti mentre lavoravano: la loro morte deve interrogare una volta di più sulle condizioni di sicurezza in cui le lavoratrici e i lavoratori si trovano spesso e volentieri.
Esprimiamo il nostro ringraziamento a tutti coloro, amministratori pubblici, operatori della Protezione Civile e volontari, che si sono immediatamente attivati per fornire l’assistenza e il soccorso necessari. Nei giorni scorsi è stato pubblicato un decreto-legge approvato dal governo intitolato “Disposizioni urgenti per il riordino della Protezione Civile”.
Attraverso tale decreto si dispone, previa una fase transitoria sperimentale, che siano le persone colpite dalle calamità naturali ad assumersi l’onere economico della ricostruzione, perché lo Stato non ha risorse. Non sappiamo se il terremoto avvenuto in Emilia-Romagna sia già soggetto a tale decreto, ma ci sembra vergognoso e ne chiediamo l’abrogazione immediata. Ci rivolgiamo per questo al governo e alle forze presenti in Parlamento.
Qui ci sono milioni di euro di danni, che riguardano in primo luogo le abitazioni, le bellezze artistiche e gli edifici pubblici.
Cancellino gli stanziamenti per la Tav in Val di Susa e le spese militari e diano le risorse per dare risposte serie ai danni provocati dalle calamità naturali. Non si scherza con la vita delle persone.
Nando Mainardi - segretario Prc Emilia-Romagna
Irene Bregola - segretaria Prc Federazione Ferrara
Stefano Lugli - segretario Prc Federazione Modena