da comunistamedioblogspot.com
Vorrei provare ad utilizzare il mio scalcinatissimo blog per provare ad interloquire con qualcuno di quel 10% degli elettori italiani che secondo i sondaggi, sarebbe orientato a votare per il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Vorrei provare a porre tre domande (ma senza malizia, davvero con lo spirito di chi vuol capire) ai militanti del Movimento 5 Stelle, sperando che qualcuno voglia provare, tramite i commenti a questo post, a rispondere con lo stesso spirito interlocutorio:
1) Partiamo dal nome: perché il nome “5 stelle”? Ha qualcosa a che vedere, come qualcuno sostiene, con i cinque fondatori (Gianroberto Casaleggio, Luca Eleuteri, Mario Bucchich, Enrico Sassoon, Maurizio Benzi) della Casaleggio & Associati? Perché dal punto di vista simbolico il nome “5 stelle” non mi evovca niente, a meno che non abbiate (Voi o chi per Voi) voluto intitolare il vostro movimento ad un famoso cono gelato al croccantino o ad una categoria di alberghi, ma la cosa, al di là delle spiritosaggini, mi pare improbabile.
2) mi risulta che il Vostro Movimento abbia uno Statuto, che voi chiamate “Non-Statuto”, ma che è a tutti gli effetti uno statuto, come quello di tutte le organizzazioni umane. Uno Statuto è l’insieme delle regole che una comunità si dà per regolare il proprio stare insieme. Uno statuto quindi, di solito, viene redatto da qualcuno che ha ricevuto l’incarico di farlo, discusso e votato nelle forme e nei luoghi collettivamente decisi. Dopo il voto diventa cogente. Come e chi ha redatto il vostro “Non Statuto”? E’ entrato in vigore in virtù di una discussione con votazione finale? Oppure rientra nella categorie degli atti costitutivi chiamati in gergo giuridico “ottriati”, ossia concessi dall’alto e non votati? La differenza non è di poco conto: la Costituzione del 1948 è un atto costitutivo discusso e voato, lo Statuto Albertino, cento anni prima, fu “ottriato”.
3) Ecco cosa prevede il Vostro “Non-Statuto” circa il vostro simbolo: “ARTICOLO 3 – CONTRASSEGNO – Il nome del MoVimento 5 Stelle viene abbinato a un contrassegno registrato a nome di Beppe Grillo, unico titolare dei diritti d’uso dello stesso.” Che significa questo? che il Vostro simbolo è a tutti gli effetti un marchio commerciale? E quindi che la vostra attività di militanza politica (cui tributo il mio pieno e incondizionato rispetto: non parlerò mai dei militanti di un altro partito come di “militonti“) è di fatto una attività promozionale non retribuita a favore di un marchio commerciale privato?
4) il mio partito (forma di partecipazione che a Voi so non piacere) ogni 3 anni tiene un congresso dove ogni iscritto può esprimersi con opinioni e voti sulla linea politica e in cui si eleggono gli organi (nazionali, regionali, provinciali e di circolo) che dovranno prendere le decisioni, le quali potranno essere più o meno condivise ma sono senz’altro discusse. Ovviamente nel periodo fra un congresso ed un altro i semplici iscritti e simpatizzanti hanno la possibilità di partecipare ad assemblee dei circoli, attivi degli iscritti eccetera per “dire la propria”. Da chi e come vengono prese le decisioni nel Vostro movimento?
Grazie a chi vorrà interloquire, attendo le Vostre garbate risposte.