26Hollande

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Prima stangata del governo francese targato Hollande: tra i 7 e i 10 miliardi di euro di tasse aggiuntive.
L'esecutivo del neo eletto premier d'Oltralpe è passato ai fatti e si è apprestato a presentare un primo pacchetto di misure fiscali entro l'estate per riportare la Francia verso l'equilibrio di bilancio.
«Gli impegni del governo per il risanamento dei conti pubblici sono chiari: riportare il rapporto deficit/Pil al 3% entro il 2013, raggiungere l'equilibrio nel 2017, impegnarsi, già a partire dal 2013, nella riduzione del debito nella ricchezza nazionale», si legge in una nota diffusa dal governo al termine del seminario governativo che ha visto riuniti, il 25 giugno, a Parigi, il premier Jean-Marc Ayrault e tutti i suoi ministri.
«CORREGGERE GLI ERRORI DEI PREDECESSORI». Durante il seminario, Ayrault ha anche ricordato «l'importanza di questa riduzione dopo un un aumento di oltre 600 miliardi di euro durante gli ultimi cinque anni», con la presidenza di Nicolas Sarkozy.
Per correggere gli «errori dei predecessori», secondo la formula dello stesso Ayrault, il primo passo necessario è quello di rivedere l'ultima finanziaria attraverso un testo, il Plfr, la cui presentazione è prevista il 4 luglio in consiglio dei ministri e che costituisce, secondo il ministro per i rapporti con il Parlamento, Alain Vidalies, solo un «antipasto», in quanto non comprende la totalità degli impegni in materia assunti dal capo dello Stato.
ALTRE MISURE CON LA FINANZIARIA 2013. Molte misure devono infatti aspettare l'autunno e la presentazione della finanziaria 2013.
Intanto, a Parigi spiegano che il Plfr «non punta soltanto ad aumentare le entrate, ma consente anche di posare la prima pietra per il ritorno all'equilibrio», voluto dal presidente della Repubblica.
Concretamente, nel Plfr viene introdotto il taglio del 30% degli stipendi del capo dello Stato e del primo ministro, ma anche tutta una serie di misure per aumentare le tasse.
Il conto dovrebbe ruotare intorno ai 7-10 miliardi di euro.
«Siamo tra queste due cifre, almeno immagino, ma aspetto di vedere i dati ufficiali», ha detto il ministro dell'Economia, Pierre Moscovici, intervistato da I-Tele, poco prima del seminario governativo.
«LE CLASSI MEDIE NON VERRANNO COLPITE». Il 22 giugno, a Roma, François Hollande ha dettagliato le intenzioni del governo per coprire questo bisogno di finanziamento.
«Le classi medie non verranno colpite dalle misure che verranno assunte nei prossimi giorni e nelle prossime settimane», ha affermato.
Per risanare i conti pubblici, il presidente socialista intende soprattutto richiamare il «patriottismo di chi ha ricevuto più regali fiscali, senza voler punire nessuno, perché abbiamo bisogno di tutti».
Secondo il quotidiano Le Monde, Plfr comprende, tra l'altro, l'abolizione dell'Iva sociale, una delle principali misure di Sarkozy per finanziare lo stato sociale in Francia in fase di crisi economica insieme all'alleggerimento degli oneri sociali per le imprese.
Ma anche a tutta una serie di misure che vanno a pesare sulle tasche dei più agiati e di alcune aziende, come un'imposta del 3% sui dividendi.
Una misura, quest'ultima, che secondo Hollande dovrebbe incitare le imprese a reinvestire di più e distribuire di meno.

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