di Boris Sollazzo :: Intervista ad Oliviero Beha
Più d’uno si è sorpreso a vedere la sua faccia sardonica nella platea che attende la discesa (o salita) in campo di Ingroia. E quando viene salutato pubblicamente dal magistrato ora candidato premier, si capisce che Oliviero Beha non è lì per scrivere la cronaca della giornata, ma come «sotenitore civile. Ancora non ho deciso se impegnarmi in un coinvolgimento più diretto». Da Monti a Ingroia a Beha: quest’anno va di moda la pausa di riflessione politica.
Un altro magistrato in politica.
O si prende atto che questo non è un paese normale, o non si può capire il senso di questa sceltané tantomeno che Ingroia, per l’Italia, rappresenti un salvagente, una zattera, un natante.
Con esso si può solcare il mare tumultuoso di una situazione disastrosa sotto il profilo politico, economico, culturale. Se invece si pensa che stiamo bene allora Ingroia è un pazzo velleitario, ma allora si abbia il coraggio di dirlo a reti unificate. Ma nessun componente delle caste o delle classi dirigenti che hanno rovinato il paese può o vuole farlo. Ed ecco spiegato perché un pm è “costretto ”a entrare in politica.
Monti dice che l’Italia è in sicurezza.
Monti è reduce da una intemerata in montagna, ha anche detto che se nel 2013 lavoriamo tutti l'Italia migliorerà. Con questa disoccupazione? Ma che dice? Lui ha messo in sicurezza non so cosa, e lo ha fatto sulla pelle delle fasce più deboli, a favore delle banche e poteri forti. Lui è come Berlusconi, ma a differenza di quest’ultimo è credibile. È la sua parte migliore.
Giudici, comici, giornalisti in campo. Non si starà esagerando?
La politica è uscita dalla politica: non abbiamo mai attraversato in Italia un momento in cui politica politicante fosse più invasiva e vuota di programmi di contenuti, valori e ideali come adesso. Per me questo argomento è un’ossessione da anni, ne ho parlato anche nel mio libro Il culo e lo stivale. Il dramma sta nel fatto che si verificano entrambe le condizioni: se fosse tutto politicizzatomasi avessero contenuti e progetti forti, potremmo sopportarlo, e anche se la politica non fosse così invadente, ci si potrebbe arrangiare senza, come accade in molti paesi in cui non ha un ruolo così centrale.
E del discorso d’autoinvestitura di Ingroia che ne pensa?
Che è una persona retta e per bene e ha detto cose condivisibili, che deve rinnovare la politica non potendo né dovendo rinunciare alla parte buona di essa. Lui è un importante catalizzatore che ha poco tempo per cambiare le cose
Non le sembra che i soggetti che dovrebbero sostenerlo siano ancora troppo frammentati?
Parlare delle liste è una cosa ancora prematura. Il discorso di oggi e quello di una settimana fa sono di uno che non ha un minuto da perdere, perché questa, ripeto, è una situazione emergenziale. Bersani non se ne rende conto, Monti ha curato il paese con medicine che hanno tenuto in vita il malato ma non l’hanno curato.
E lei si candida?
Nell'arco di una settimana si saprà di possibili alleanze. E anche della mia candidatura.
da Pubblico giornale