di Freedom Flotilla Italia

Una delegazione composta da nove attivisti della Freedom Flotilla Italia nell'ambito della quarta missione internazionale «Benvenuti in Palestina», si trova da due giorni a Gaza. Nei giorni precedenti, mentre erano ancora in Egitto, gli italiani hanno voluto esprimere solidarietà al presidio permanente di Piazza Tahrir al Cairo dove i rivoluzionari egiziani continuano la battaglia contro la Costituzione di matrice islamica che il governo dei Fratelli Musulmani sta imponendo al paese. Ad Al Arish, nel Sinai, la delegazione ha incontrato poi militanti del Fronte Socialista. Nonostante gli ostacoli che ancora sono posti al passaggio del valico di Rafah, la delegazione che comprende anche Marco Ramazzotti Stockel

, l'italiano ebreo a bordo della nave Estelle bloccata lo scorso ottobre da Israele, ha attraversato il confine ed è stata accolta da rappresentanti del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp), principale organizzazione della sinistra palestinese.
A Gaza City il gruppo ha incontrato i dirigenti del Fplp e di molte associazioni che operano sul territorio. In particolare i palestinesi hanno rilanciato l'appello al boicottaggio dell'economia e dell'immagine stessa di Israele nel quadro della campagna internazionale BDS. Nel corso della riunione la delegazione italiana ha avuto un piccolo assaggio della quotidianità vissuta dalla popolazione di Gaza, quando si è interrotta l'erogazione della energia elettrica facendo continuare il dibattito al buio. Infatti in tutta Gaza ogni giorno l'elettricità è erogata saltuariamente con gravi conseguenza che si possono facilmente immaginare pensando soprattutto alle strutture sanitarie. Uno dei momenti più emozionanti della giornata è stato l'incontro con Rosa Schiano, la giovane attivista napoletana che lavora da oltre un anno a Gaza a fianco dei pescatori e dei contadini, continuando l'opera di Vittorio Arrigoni.
Il programma prevede incontri con associazioni e organizzazioni che si occupano dei vari settori della vita sociale: assistenza ai prigionieri, organizzazione dei lavoratori (in particolare pescatori e contadini, le categorie maggiormente penalizzate dall'assedio), sostegno all'educazione, diritti delle donne. La prima visita della delegazione italiana sarà presso l'ospedale Al Awda che opera in una delle zone più colpite della Striscia di Gaza, la città e il campo profughi di Jabalia, vicino al confine israeliano.

da il manifesto

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