di Dino Greco -
Milano. Hanno risposto i 260, dalle federazioni e dai circoli del Nord, alla chiamata a confronto decisa dalla segreteria nazionale di Rifondazione per aprire, senza rete, una fase di ascolto della propria “base”, dio sa quanto necessaria, dopo il rovinoso capitombolo elettorale di febbraio e di fronte all’urgenza di mettere in moto uno sforzo eccezionale di ricostruzione del partito, di rinnovamento della sua strategia, delle sue politiche, dei suoi gruppi dirigenti ad ogni livello. Cimento che troverà il suo approdo conclusivo nel congresso, ma che deve fare i conti, qui ed ora, con la necessità di condurre un’opposizione forte e intelligente al governo Letta e alle forze che lo sostengono, determinate a proseguire nelle politiche di austerità inaugurate da Berlusconi e portate sino alle estreme conseguenze da Monti, con gravissime conseguenze per le condizioni di vita di milioni di lavoratori, di cittadini e per la stessa tenuta della democrazia.