Ezio Locatelli* -
Siamo partiti col piede giusto. Quest’ultimo fine settimana ha visto impegnate, nei rispettivi territori, la maggior parte delle federazioni di Rifondazione Comunista nell’avvio della campagna nazionale “i soldi ci sono!”. Un campagna di controinformazione – per dirla con un termine utilizzato negli anni settanta – riguardo le politiche classiste del governo Renzi, le menzogne volte a mascherare l’operazione di trasferimento di reddito, di ricchezza, di poteri dal basso verso l’alto in atto nel nostro paese. La prima di queste menzogne, su cui si è consolidato un dominio di luoghi comuni reazionari, è che ci troviamo in presenza di una crisi da scarsità. Un inganno cui s’è fatto largo ricorso nella comunicazione politica per plasmare senso comune, legittimare misure di austerità, riduzione dei salari e delle pensioni, smantellamento del sistema delle protezioni sociali e dei diritti del lavoro.