di Ezio Locatelli*
Quest’anno, con molto anticipo, sono a disposizione le tessere 2016 per le quali abbiamo scelto di dare figurazione ad una delle più dirompenti crisi del nostro tempo, la “crisi dei migranti”: lo abbiamo fatto nel suo doppio risvolto: da una parte l’immagine di una fuga in massa da guerre, povertà, persecuzioni che in gran parte, come sappiamo, sono fomentate dalle potenze occidentali; dall’altra l’immagine di profughi che camminano sui binari in cerca di strade nuove contro polizie e confini fortificati a ricordarci che la patria degli sfruttati, degli oppressi, dei proletari è il mondo intero.
Ovviamente la messa a disposizione delle nuove tessere non deve frenare ma, al contrario, spingere al completamento del tesseramento 2015 rispetto al quale va segnalato un dato positivo. Per la prima volta, sulla base di elementi di maggiore chiarezza e garanzia, è stato distribuito un numero di tessere maggiore rispetto all’anno precedente previo pagamento della quota di spettanza del nazionale. Questo non significa che non ci siano ritardi da recuperare in diverse federazioni – là dove ci sono ritardi suggeriamo di far coincidere l’iscrizione 2015 a un’anticipazione del rinnovo 2016 – ma certamente un passo in avanti è stato fatto rispetto ad una gestione del tesseramento, in qualche caso, condotta in maniera approssimativa.