rifiuti-zeroVarie realtà italiane a confronto sulle esperienze più innovative, come la Tia Puntuale. Ciacci: "Un'occasione importante per fare il bilancio di quanto realizzato finora"

Sarà Capannori ad ospitare il primo incontro nazionale degli 'Osservatori Rifiuti Zero' sabato 4 febbraio nell'auditorium di piazza Aldo Moro. Un appuntamento significativo, perché per la prima volta tutti questi importanti organismi che rappresentano non solo le istanze degli amministratori ma anche quelle dei 'soggetti dal basso', ovvero movimenti e società civile, sederanno intorno allo stesso tavolo per fare il punto sui risultati sinora raggiunti.

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mais-11"Come gruppo della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio, già dallo scorso ottobre chiedemmo un'audizione in commissione agricoltura con i lavoratori dell'Arsial, ente che è stato finanziata negli ultimi 10 anni dalla Regione con più di 300 milioni di euro, di cui almeno 80 spesi solo per la promozione". Lo rende noto il capogruppo regionale della Federazione della Sinistra, Ivano Peduzzi.

"Questa mattina – prosegue – nel corso dell'audizione in commissione, c'è stato consegnato un documento, votato dall'assemblea dei lavoratori, di assoluta critica e forte allarme sulle prospettive stesse di questa importante agenzia a supporto dell'agricoltura del Lazio.

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discaricheDi Andrea Palladino - il manifesto | 10 Gennaio 2012

È silenziosa la morte che colpisce da decenni i luoghi desolati dove sono cresciute le industrie e i depositi dei veleni in Italia. Un conteggio continuo, infinito, che dura ancora oggi senza mai conquistare un titolo, allargandosi come una macchia d'olio, partendo a volte da ammassi ferrosi rimasti a marcare la memoria collettiva del paese dei veleni. Si chiamano Pitelli, Caffaro di Brescia, Valle del Sacco, Casale Monferrato, Porto Marghera, Gela, solo per citare i toponomi più noti dell'elenco dei 57 siti d'interesse nazionale che coprono l'intero paese, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia. Espressione di fatto ipocrita, che suona più come una condanna perpetua per chi vi abita.

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Da Il manifesto 27.1.2012 – 09 INTERNAZIONALE

fukushimaDi YUKARI SAITO - FUKUSHIMA

Nonostante i ripetuti (e criminali) tentativi della autorità nipponiche di far credere che la situazione è risolta e «l'incidente» non ha lasciato strascichi, sul terreno le cose sono del tutto diverse Era una zona quasi paradisiaca, ora la contaminazione ne ha fatto un deserto. A dieci mesi dal disastro, la vita non è tornata alla normalità. La popolazione è dispersa, la comunità frantumata, i bambini a rischio. Eppure il governo ha sostenuto che «l'allarme è cessato» Siamo soltanto all'inizio di un'altra lunga e tragica storia che durerà anni e anni

«L'uomo imparò a coltivare la terra. Imparò ad allevare gli animali. Coltivare e allevare sono due atti che ci rendono umani. Un giorno però si è reso impossibile coltivare, allevare o pescare, nonostante la terra, gli animali e i pesci siano sempre lì.

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nuclearedi Mauro Ravarino

Sedata dopo il referendum, la bagarre sul nucleare sta per riaprirsi per un articolo contenuto nel decreto del governo Monti sulle liberalizzazioni. Nascosto tra articoli che hanno avuto finora più eco, c'è infatti spazio anche per l'atomo. Anzi, per i suoi scarti, le scorie. L'articolo 25 (accelerazione delle attività di disattivazione e smantellamento dei siti nucleari) vorrebbe dare impulso al decommissioning e rendere più facile l'autorizzazione di nuovi depositi nucleari, in deroga – se necessario – a procedure ordinarie. «Se fosse approvato autorizzerebbe i nuovi depositi nucleari nei siti a rischio», denuncia Gian Piero Godio, instancabile antinuclearista piemontese di Legambiente, che se non avesse setacciato ogni angolo del decreto non avrebbe scovato una norma sfuggita ai più.

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