di Rosa Rinaldi*
Il nostro applauso si unisce a quello delle centinaia di famiglie che hanno assistito alla lettura della sentenza, un applauso liberatorio che arriva dopo 65 udienze e dopo sedici anni di attesa.
Liberatorio, perché finalmente la giustizia diventa la moneta che ripaga la lotta dei lavoratori. Una giustizia magari lenta, lunga e tuttavia densa di speranza per il futuro e che ci fa dire che le migliaia di vittime dell'amianto non sono morte invano.
Si proclama giustizia per loro e per i loro famigliari insieme alla speranza che non accada mai più, e che l'amianto, ancora così presente nelle aziende e nei territori, venga bandito per sempre. Una giustizia che potrà mietere altri successi in Italia e nel mondo.
Casale Monferrato con i suoi 1800 morti ha avuto il coraggio di rifiutare 18,3 milioni di euro, una tentazione a cui è stato difficile sottrarsi.