I ministeri dell'Ambiente e della Salute sono stati condannati dal Tar del Lazio a risarcire con 100 euro ciascuno circa 2.000 utenti di varie regioni (Lazio, Toscana, Trentino Alto Adige, Lombardia, Umbria) che lamentano la presenza di arsenico nell'acqua. Lo annuncia il Condacons, che aveva presentato ricorso.
Il Tribunale amministrativo regionale ha riaffermato che l'acqua fornita ai cittadini deve essere salubre e la tariffa legata proprio alla qualità di essa, da cui l'indicazione di agire contro le Ato che non potevano non tenere conto di questo dato nel determinare la tariffa. Non solo.