Care compagne e cari compagni,

è convocata per il 15 marzo alle ore 20.30 un incontro con i segretari e le segretarie regionali, di federazione e/o responsabili sanità.

Da tempo e dopo l'insorgere della pandemia da Covid-19 abbiamo dato vita ad un gruppo di lavoro nazionale composto da: Danielle Vangieri, Giovanna Capelli, Franco Cilenti, Fulvio Picoco, Loretta Mussi. Come vedete si tratta di compagne e compagni che si occupano del settore da diversi punti di vista, politico, istituzionale, professionale e della comunicazione. Un ringraziamento a loro, ed in particolare, va da parte mia, a Loretta Mussi che si è resa disponibile, pur non essendo iscritta al nostro partito e che ci ha offerto il suo contributo, in particolare, sulla questione autonomia regionale differenziata in sanità.

Dopo averlo proposto alla Segreteria del Partito, abbiamo deciso di costruire e dare forma ad un più appropriato dipartimento sanità, coinvolgendo altre compagne e compagni impegnate nelle istanze regionali e territoriali, e costituendo la rete sanità nazionale.

Da tempo siamo impegnati in diverse reti ed istanze ed abbiamo attivato molte relazioni, con: Medicina Democratica, la Società della Salute, il Coordinamento ICE, il coordinamento per alcune iniziative con le sinistre di opposizione.

A valle della ripresa di attività del partito sulla sanità sia a livello nazionale che delle strutture regionali e di federazioni, riteniamo importante mettere in rete relazioni e attività e provare a dare una forma di partecipazione e condivisione politica, sarà

Sarà nostra cura farvi pervenire il link per il collegamento alla riunione.

Contiamo sulla vostra presenza, buon lavoro.

Rosa Rinaldi
Segreteria nazionale, . Resp.le Sanità PRC-SE

Care compagne e cari compagni,

come già comunicato con precedente circolare il prossimo l'11 marzo si discuterà in sede di Organizzazione Mondiale del Commercio la richiesta di India e SudAfrica di moratoria dei brevetti sui vaccini anti-covid.

Come campagna europea e nazionale a sostegno dell'ICE "nessun profitto sulla pandemia" abbiamo deciso di farne una giornata nazionale di mobilitazione. Nel pomeriggio dell'11 marzo dalle 17 alle 19 ci sarà una diretta su tutte le pagine social delle organizzazioni aderenti alla campagna.

Qualche giorno fa altri partiti della sinistra di opposizione hanno lanciato un appello alla mobilitazione piuttosto discutibile dato che la campagna è già in atto. Abbiamo comunque deciso di aderire con spirito unitario visto che riprendeva interamente i temi su cui siamo impegnati da tempo.

Per la giornata nazionale dell'11 marzo diamo queste indicazioni di mobilitazione:

- presidi conferenze stampa ovunque possibile (con striscione, volantinaggio, ecc.);

- laddove vi siano altre realtà che si attivano comunque possiamo farli unitariamente;

- davanti ai nostri circoli invitare a firmare on line la petizione europea (con manifesti, striscione, volantinaggio) e dove abbiamo wi-fi far firmare direttamente su computer in strada.

Inviamo, nuovamente i materiali già allegati alla prima circolare, materiali per la giornata dell'11, ma utili anche nei giorni successivi (prototipi di locandine e striscioni).

Nei prossimi giorni invieremo volantino e bozza comunicato da inviare a media locali e regionali, aggiungendo vostri riferimenti.

Al lavoro e alla lotta!

Maurizio Acerbo
Segretario nazionale PRC-SE

Rosa Rinaldi
Segreteria nazionale, resp.le Sanità PRC-SE

Oggi Vittorio Agnoletto, a nome della campagna europea 'Nessun profitto sulla pandemia', ha scritto al Presidente del Consiglio Mario Draghi e per conoscenza ai presidenti delle camere.

L'11 marzo in sede Wto si affronterà la richiesta di SudAfrica e India di moratoria sui brevetti su vaccini e farmaci anti-covid.

Cosa farà l'Italia che finora è stata con la Commissione Europea al servizio delle multinazionali del farmaco?

Draghi ha il dovere di rispondere.

Oggi alle 18 ne parleremo in webinar con Vittorio Agnoletto e i nostri parlamentari europei del gruppo La Sinistra Manon Aubry e Marc Botenga. Puoi registrarti qui 

L'11 marzo faremo iniziative in tutta Italia per chiedere vaccinixtutte/i.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Rosa Rinaldi, responsabile sanità
Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

vaccini5

Il video dell'intervento di Manon Aubry che il segretario regionale di Rifondazione Comunista del Veneto Paolo Benvegnù ha tradotto e diffuso sui social è diventato virale.
La co-presidente del nostro gruppo La Sinistra Gue/Ngl - che raccoglie le formazioni della sinistra radicale - in pochi minuti ha smascherato nel parlamento europeo tutte le contraddizioni della Commissione Europea che ha gestito la pandemia inchinandosi alle multinazionali del farmaco.
Grazie al lavoro di Marc Botenga e Manon Aubry è emersa la verità che denunciamo da mesi: gli accordi non trasparenti e secretati con multinazionali, il monopolio garantito sui brevetti a soggetti privati che hanno ricevuto finanziamenti pubblici per la ricerca, il ritardo nelle forniture derivante dal non voler sospendere i brevetti.
Nel parlamento europeo c'è chi ha detto la verità: gli interessi di Big Pharma sono stati anteposti a quelli dell'umanità.
A sostegno della campagna europea NESSUN PROFITTO SULLA PANDEMIA Manon Aubry, con Marc Botenga e Vittorio Agnoletto, sarà in diretta venerdì 5 marzo alle ore 18 sulla pagina facebook del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea e di Paolo Benvegnù.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Rosa Rinaldi, responsabile sanità
di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

Per la traduzione attivare i sottotili nel Player

Care compagne e cari compagni,

come saprete il nostro partito ha aderito immediatamente all'Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) affinché non si producano profitti e interessi speculativi sulla pandemia.

Perché l'Iniziativa produca risultati dobbiamo raccogliere un milione di firme, tra i paesi europei, entro novembre 2021. Se otterremo questo risultato, la Commissione sarà obbligata a convocare un'audizione pubblica con i promotori e, in seguito tenuta a portare i contenuti dell'Istanza dei Cittadini europei in Parlamento e al Consiglio Europeo per modificare le regole sui brevetti ed, in ogni caso, ad aprire una discussione che dovrà concludersi con una risoluzione del Parlamento. In nessun caso potrà essere ignorata l'Iniziativa dei Cittadini Europei, per questo è importante raccogliere le firme necessarie.

L'istanza, si propone di ottenere una soluzione normativa per:

garantire che i diritti di proprietà intellettuale e i brevetti, non ostacolino l'accessibilità o la disponibilità di qualsiasi futuro vaccino o trattamento contro la COVID-19; garantire che la legislazione dell'UE in materia di esclusività dei dati e di mercato non limiti l'efficacia immediata delle licenze obbligatorie rilasciate dagli Stati membri;
introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell'UE per quanto riguarda la condivisione di conoscenze in materia di tecnologie sanitarie, di proprietà intellettuale e/o di dati relativi alla COVID-19 in un pool tecnologico o di brevetti;
introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell'UE per quanto riguarda la trasparenza dei finanziamenti pubblici e dei costi di produzione e clausole di trasparenza e di accessibilità insieme a licenze non esclusive.

E' quindi importante firmare questa Iniziativa dei cittadini e delle cittadine europee per assicurarci che la Commissione europea faccia tutto quanto è in suo potere per rendere i vaccini accessibili a tutte e tutti! Rifondazione Comunista è parte attiva della campagna e farà ogni sforzo affinché l'obiettivo della raccolta firme venga raggiunto per questo Vi chiediamo che l'11 marzo, in occasione del Consiglio Generale dei TRIPS (gli accordi sulla proprietà intellettuale) sempre nell'ambito dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, si organizzi una giornata straordinaria per la raccolta firme, aprendo i nostri circoli ed invitando a firmare sia le iscritte e gli iscritti che gli abitanti del quartiere.

Ciò può avvenire dotandosi, di un computer e/o cellulari anche prevedendo di invitare nei circoli o, laddove è possibile, facendo un “banchetto informatico” all'aperto davanti ai nostri circoli.
Facciamo dell'11 marzo, per Rifondazione Comunista, così come anche altre associazioni faranno, “il giorno della firma” per un vaccino libero dai brevetti!
Vi invitiamo a segnalarci le vostre iniziative e a pubblicare sui social orari ed appuntamenti, così da favorirne la conoscenza.

Come sapete non è possibile raccogliere firme cartacee, si può firmare solo andando sul sito: della petizione europea: www.noprofitonpandemic.eu/it

Al lavoro e alla lotta!

Rosa Rinaldi
Segreteria nazionale, Resp.le Sanità Prc-Se

P.S.:
- nei prossimi giorni vi invieremo una grafica dedicata alla giornata dell'11 marzo, intanto è utile far girare quelle in allegato.

Come se non bastasse il disastro della sanità regionalizzata, messo drammaticamente in luce dalla pandemia, ecco, affacciarsi, l’autonomia vaccinale.

A fare da apripista sono stati Veneto, Lombardia, Emilia Romagna (non è una novità), a cui si è unito il Friuli Venezia Giulia. Queste regioni intendono rivolgersi autonomamente al mercato internazionale per rifornirsi di vaccini da destinare agli abitanti del proprio territorio, in aggiunta e in parallelo alle forniture nazionali. Tra l’altro non sono chiari gli eventuali canali di intermediazione attivati dai fornitori ai quali i presidenti di regione intenderebbero fare riferimento.

Con questa opaca “autonomia vaccinale” i cittadini italiani avrebbero accesso differenziato alla vaccinazioneia a seconda della regione di appartenenza. Alla faccia della eguaglianza dei diritti.

Anche la Puglia vorrebbe accodarsi: dopo la scuola “a la carte” con cui si è scaricata sulle famiglie la scelta di avvalersi delle lezioni in presenza o a distanza; dopo la scandalosa operazione della struttura covid alla Fiera del Levante, inaugurata il 16 gennaio e a tutt’oggi bloccata per mancanza di bagni (sic!) e di personale sanitario; ora ci si vorrebbe cimentare con lo shopping “fai da te” di vaccini.

Il presidente Draghi ha qualcosa da dire su questa pericolosa deriva separatista o l’unità nazionale e “l’amore per l’Italia” evocati nel suo discorso alla Camera sono solo un esercizio retorico?

Rifondazione Comunista, ribadisce che il diritto alla salute è universale, che i vaccini vanno garantiti a tutte le persone e soprattutto le vaccinazioni debbono avvenire in piena sicurezza!

Segreteria PRC-SE
Tonia Guerra, resp. autonomia differenziata
Rosa Rinaldi, resp. Sanità

vaccino-covid

Care compagne e cari compagni,

il prossimo sabato 20 febbraio, ricorrerà un anno dal primo paziente "Covid", sono previste diverse iniziative in particolare in Lombardia. Per quanto riguarda il dipartimento ed il gruppo operativo Sanità abbiamo deciso di fare un volantino che vi inviamo e che potrete utilizzare sia pubblicandolo sulle vostre pagine del partito che sul sito che, per iniziative nei circoli o territoriali o per volantinaggi.

In allegato, il volantino in tre versioni:

* in formato pdf, b/n e a colori

* in formato png per social e pagine internet

* in formato word (testo volantino)

Grazie per l'attenzione

Rosa Rinaldi
Segreteria nazionale, resp.le Sanità Prc-Se

Care compagne e cari compagni

voglio segnalarvi che, così come già preannunciato sono disponibili, presso la Direzione nazionale, diverse copie del libro scritto da Vittorio Agnoletto, con la collaborazione di Cora Ranci ed Alice Finardi, edito da Altraeconomia e promosso dalla Sinistra Europea: “Senza respiro”, un'inchiesta indipendente, svolta sul campo, sulla pandemia da Coronavirus e su come ripensare, complessivamente, la sanità pubblica.

Centrale nel libro è l'analisi dettagliata della situazione lombarda, i disastri dovuti alla privatizzazione e aziendalizzazione della sanità nonché gli innumerevoli errori compiuti a tutti i livelli, sia dal governo nazionale che da quello regionale e dai singoli comuni nella gestione della pandemia. Così come viene svolta una disamina delle politiche attuate, anche, da alcune altre regioni (Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana) e dal sistema carcerario.

Infine, fornisce una panoramica su come la pandemia è stata affrontata in una decina di paesi europei.
Vi allego l’introduzione al libro scritta da Heinz Birnbaum e Paolo Ferrero (rispettivamente presidente e vicepresidente della Sinistra Europea).
Il prezzo di copertina del libro è di 12 euro, ne abbiamo un certo numero di copie presso la Direzione Nazionale del nostro Partito ad un prezzo scontato di 6 euro a cui andranno aggiunte le spese di spedizione.

Potete, fin da ora, farne richiesta scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Grazie per l'attenzione e buon lavoro.

Rosa Rinaldi
Segreteria nazionale, Responsabile Organizzazione PRC-SE

Il ritardo nella vaccinazione è conseguenza della subalternità della Commissione Europea e dei governi agli interessi delle multinazionali farmaceutiche. Viene anteposta la logica del profitto al diritto alla salute. Lo testimonia quanto ha denunciato il nostro compagno europarlamentare Marc Botenga nel corso della trasmissione di Lucia Annunziata: gli accordi tra Commissione Europea e Pfizer, e con tutte le altre case farmaceutiche sono secretati.
Non solo, a negoziare gli accordi per conto della commissione Ue, secondo quanto riportato dalla stampa belga, vi sarebbe stato l'ex direttore di EFPIA, la lobby europea di Big pharma , Richard Bergström. Un eclatante e scandaloso conflitto di interessi.

Inoltre da ottobre è stata proposta da India e Sudafrica all'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) la richiesta di sospendere i diritti di proprietà sui brevetti, consentendo ad altre industrie e a tutti i paesi di produrre la quantità necessaria di vaccini e medicinali per soddisfare le necessità di tutta la popolazione mondiale. L'Unione Europea si è opposta fin qui.

Qual'è la posizione dell'Italia?

Il governo intende chiedere alla Commissione di rendere pubblici accordi con Pfizer e con le altre case farmaceutiche ?

Il governo intende sostenere la richiesta di India e Sud-Africa al WTO e chiedere alla UE di fare altrettanto ?

Mentre i governi latitano diffondiamo e invitiamo a firmare l'iniziativa europea dei cittadini "Nessun profitto sulla pandemia": https://noprofitonpandemic.eu/it/

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Rosa Rinaldi, responsabile sanità
Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

Erano state garantite entro l’autunno, oltre 100 milioni di dosi di vaccino per immunizzare, considerando anche il richiamo, i 51 milioni di italiane/i over 16, secondo il Commissario Arcuri, utilizzando i prodotti di Pfizer – BioNTech, Moderna e da febbraio, forse, Astra Zeneca. Per giungere al traguardo, considerando la “doppia dose”, bisognerebbe poter vaccinare 360mila persone al giorno. La Pfizer, ha dichiarato che non garantirà le dosi pattuite, a causa del rallentamento della produzione (o più probabilmente per dare la priorità ad altri stati come USA ed Israele (esclusi i palestinesi dei territori occupati). In alcune regioni come il Lazio, è stato annunciato che i vaccini slitteranno di una settimana, e resta nel Paese il rischio che non ci siano le necessarie seconde dosi senza le quali le prime sono insufficienti.

Per risolvere il problema sarebbe sufficiente la volontà politica degli Stati di costringere le multinazionali produttrici a bypassare i brevetti affidando la produzione direttamente ai tanti stabilimenti farmaceutici all’avanguardia di cui dispone l’Europa

I governi hanno finanziato con denaro pubblico la ricerca ma devono acquistare i vaccini a prezzo di mercato e poi subire l’umiliazione di essere privati di una parte di quelli pattuiti. La drammatica situazione globale pretende che si sospendano le norme sui brevetti perché si possa assicurare una adeguata distribuzione dei vaccini. Una politica governativa seria dovrebbe farsi carico di tale scelta, per coinvolgere aziende e laboratori farmaceutici in modo da garantire una massiccia produzione fino al termine dell’emergenza pandemica e/o dell’effettiva disponibilità sul mercato delle dosi necessarie all’immunizzazione di massa.

Ma, pensando al futuro e combattendo le logiche dell’autonomia differenziata che producono sciovinismi vaccinali come quello proposto dall’Assessora alla sanità della Lombardia, Letizia Moratti, lo Stato deve impegnare risorse economiche per la ricerca di vaccini e divenire socio di stabilimenti per la loro produzione in Italia.

Al di là dei provvedimenti che stanno portando a contenere i contagi, non ci arrendiamo all’indifferenza con cui si contano le vittime. Occorrono provvedimenti drastici di alterità politica del Governo. Risorse economiche, personale e vaccini.

Siamo tra i promotori e sostenitori dell’ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) per ottenere la proprietà pubblica sui vaccini perchè non ci siano profitti sulla pandemia. L'ICE di cui primo firmatario per l'Italia è Vittorio Agnoletto propone una modifica legislativa alla Commissione Europea. Occorrono 1 milione di firme, per l'Italia 180.000, perché la Commissione debba prendere un’iniziativa in materia.

Questo è il link

www.noprofitonpandemic.eu

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Rosa Rinaldi, responsabile sanità, PRC-S.E.

 

vaccino-covid-19-1A fronte degli oltre 100 milioni di dosi necessari per immunizzare i 51 milioni di italiani over 16, Pfizer-BioNTech, Moderna e da febbraio (forse) AstraZeneca, non sarebbero riuscite a garantire le dosi per vaccinare tutti gli italiani entro l’autunno, come promesso dal Commissario Arcuri. Per rispettare tale traguardo, infatti, era necessario fare una media giornaliera di quasi 180mila vaccinazioni, anzi 360mila considerando che si richiedono due dosi, fino alla fine dell’autunno.

Ora la Pfizer ha dichiarato e non sarà in grado di garantirci le dosi pattuite, a causa del rallentamento della produzione (o molto più probabilmente per dare la priorità ad altri stati – leggi USA ed Israele (esclusi i palestinesi dei territori occupati). Il rischio concreto ora è che qualcuno, tra coloro che hanno già avuto la prima vaccinazione, non riceva la seconda dose, restando così con una protezione insufficiente e magari pensando di essere comunque protetto, mettendo a rischio se stesso e gli altri.

La soluzione ci sarebbe, se esistesse da parte degli stati la volontà politica di costringere le multinazionali produttrici a bypassare i brevetti e affidare la produzione dei vaccini ai tanti stabilimenti farmaceutici all’avanguardia di cui dispone l’Europa.

E’ assurdo che i governi, che hanno finanziato con denaro pubblico la ricerca per poi acquistare i vaccini a prezzo di mercato, debbano ora subire l’umiliazione di essere privati di una parte dei vaccini acquistati. La drammatica sistuazione globale che pretende di sospendere le norme sui brevetti a livello mondiale e assicurare un’adeguata distribuzione di un vaccino. Una politica governativa seria presuppone il superamento dei brevetti per ottenere il coinvolgimento di altre aziende e laboratori farmaceutici certificati per la produzione dei vaccini in modo tale da garantirne la massiccia produzione almeno fino al termine dell’emergenza pandemica e/o dell’effettiva disponibilità sul mercato delle dosi necessarie all’immunizzazione di massa.

E per il futuro, contro ogni ipotesi di autonomia differenziata, che avrebbe come conseguenza lo sciovinismo vaccinale come proposto dalla Assessora alla sanità della Lombardia, Letizia Moratti, lo Stato metta a disposizione i finanziamenti necessari per la ricerca di vaccini e diventi socio di uno o più stabilimenti per la loro produzione in Italia.

Non ci arrendiamo all'indifferenza di fronte alle manovre di profitto delle multinazionali dei farmaci. I numeri dei nuovi contagi impongono una volta per tutte provvedimenti drastici, di alterità politica del Governo. Occorrono quindi risorse, personale e vaccini.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Rosa Rinaldi, responsabile sanità, PRC-S.E.

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