di Gianluigi Pegolo
La recente consultazione elettorale amministrativa non può essere derubricata come semplice passaggio politico, alla stregua di altre analoghe consultazioni che si sono tenute in questi ultimi anni. Le novità politiche che si sono prodotte in questa circostanza, infatti, sono di tale portata da gettare più di una luce sulle dinamiche che attraversano il corpo elettorale del nostro paese. Naturalmente occorre avere l’attenzione di considerare il voto amministrativo per quello che è, tenendo conto cioè delle sue peculiarità.
di Claudio Riccio
Beppe Grillo, intervenendo a Palermo per sostenere il candidato sindaco Riccardo Nutia ha dichiarato: ”La mafia non ha mai strangolato le proprie vittime, i propri clienti, si limita a prendere il pizzo. Ma qua vediamo un’altra mafia che strangola la propria vittima”. Una dichiarazione vergognosa che per quanto possa essere una provocazione strizza
di Gianluigi Pegolo
Esiste un'analogia evidente fra ciò che sta accadendo a Palermo, in vista delle elezioni comunali, e ciò che è accaduto a suo tempo a Napoli. In entrambi i casi le primarie del centro sinistra si risolvono in imbrogli perdendo legittimità. In entrambi i casi, la divisione che si apre nel fronte democratico muove da un'idea diversa sia della società sia dei referenti politici che si assumono come centrali.
di Gianluigi Pegolo*
Nelle prossime elezioni amministrative una partita decisiva si gioca al nord, dato che la rottura dell'asse PdL - Lega è destinata a rimettere in discussione l'equilibrio politico amministrativo di molti comuni.
di Romina Velchi
Luciano Violante, uno dei "saggi" incaricati di redigere la bozza sulle riforme istituzionali (con lui Adornato-Udc, Quagliariello-Pdl, Pisicchio-Api e Bocchino-Fli) la chiama «ottimizzazione della rappresentanza politica». Si riferisce, essenzialmente, alla riduzione del numero dei parlamentari che passeranno a 500 dagli attuali 630 alla Camera e a 250 dagli attuali 315 al Senato. Cui si accompagna una «correzione» dell'elettorato attivo e passivo, cioè una diminuzione dell'età per votare al Senato e per essere eletti in parlamento. E per essere più chiaro l'esponente del Pd aggiunge: «La questione dei costi è del tutto marginale».