Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS, ha dichiarato:

«La privatizzazione di Alitalia, voluta da Berlusconi, imposta dalle banche e pagata con il denaro pubblico e dai lavoratori dell’azienda, sta arrivando al capolinea. Siamo alle battute finali del mancato intervento pubblico e del mancato sostegno del sistema Paese, pratiche invece ben radicate in altri Stati. Un mercato e un settore ricchi rischiano di finire nelle mani di compagnie partecipate da Stati di altri Paesi. Occorre ripensare il trasporto aereo in e per l’Italia, che sia fondato su una rinnovata compagnia di bandiera: è l’unica soluzione per salvare l’occupazione e i lavoratori Alitalia, che hanno pagato e stanno pagando in prima persona per scelte aziendali totalmente sbagliate. A loro, ai lavoratori licenziati e a quelli che rischiano di perdere il posto di lavoro, la nostra solidarietà».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS, ha dichiarato:

«La protesta della società civile, delle persone con disabilità e delle associazioni che le rappresentano, ha fermato la barbarie del governo obbligandolo ad abbandonare la manomissione della legge 104 e la tassazione su indennità di accompagnamento e assegno di invalidità: bene! Si tratta adesso di proseguire la lotta contro i tagli e le manovre inique di questo governo e per questo sabato 27 ottobre saremo in piazza per il NO MONTI DAY. Il nostro obiettivo è cacciare il governo, che aggrava la crisi e taglia la spesa sociale per finanziare le banche private».

Giovanni Russo Spena, responsabile Giustizia di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

 

«Di fronte al 41esimo, tragico, suicidio nelle carceri italiane dall’inizio dell’anno non si lasci cadere nel nulla l’allarme del Presidente Napolitano sulle condizioni disastrose e il sovraffollamento degli istituti di pena. La situazione è gravissima, come da tempo denunciamo. In attesa di riforme strutturali e normative che il parlamento non ha voluto attuare, come l’abrogazione della Fini-Giovanardi, della Bossi-Fini, dell’ex Cirielli, il parlamento vari per lo meno provvedimenti di amnistia e indulto e la possibilità di applicazione di misure alternative al carcere. Sarebbe meschino che le forze parlamentari facessero prevalere ancora una volta l’opportunismo elettoralistico».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

 

«Stamane ho aderito all’appello di Repubblica affinché il parlamento approvi la legge anticorruzione. Parallelamente chiedo che il governo intervenga nella scandalosa situazione che caratterizza una parte delle regioni italiane con una norma omogenea: noi proponiamo che lo stipendio dei consiglieri regionali sia pari a 3.000 euro, che non dia luogo a vitalizi di sorta ma alla normale contribuzione pensionistica. Sarebbe una misura chiara che a nostro parere si deve accompagnare ad una parallela norma per i parlamentari: 5.000 euro al mese bastano e anche li occorre abolire i vitalizi e passare alla normale contribuzione pensionistica».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, dichiara:

«A differenza si quanto sostiene il Presidente della Repubblica, le scelte di austerità non sono una scelta a cui non si può sfuggire ma al contrario una scelta sciagurata che sta aggravando la crisi. È del tutto evidente che l’austerità aggravando la crisi e riducendo il Pil, oltre a produrre recessione e drammatici effetti sociali, obbliga a nuove stangate per riequilibrare il rapporto deficit – Pil. Così come il Fiscal Compact è una misura criminale che porterà tagli per 45 miliardi l’anno e deve essere rigettato dall’Italia. Dalla crisi si può uscire solo con politiche espansive di intervento pubblico in economia e di riconversione ambientale delle produzioni: per questo, contro la crisi e l’austerità proponiamo un New Deal».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

«Il ministro della Giustizia Paola Severino, intervenendo sulla costituzione di parte civile del governo nel processo sulle presunte trattative tra Stato e mafia, ha parlato di un “rinvio”: ma si tratta di un problema politico e i tempi sono politici. Lo Stato si costituisca parte civile nel processo di Palermo: è necessario che si faccia piena luce sui torbidi lati oscuri dei rapporti tra Stato, politica e mafie».

Telegram Rifondazione

TELEGRAM RIFONDAZIONE

Skill Alexa

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno