2RECESSIONE

di Paolo Ferrero 
L’esito del vertice europeo è molto rilevante, ma non è positivo.
In primo luogo i cittadini pagheranno i debiti delle banche private di tutta Europa. Si tratta di una gigantesca socializzazione delle perdite che non ha precedenti. Gli speculatori non dovranno così pagare il conto dei propri azzardi perché il conto lo pagherà il Fondo Salva Stati cioè i cittadini di tutta Europa con le loro tasse. Si tratta di un salasso enorme ai danni dei cittadini se pensiamo che solo per le banche private spagnole sono stati stanziati 100 miliardi di euro .
In secondo luogo il Fiscal Compact non è stato modificato e questo determinerà un salasso per lo stato italiano di 45 miliardi all’anno per i prossimi vent’anni: la recessione è assicurata perché le misure per la crescita sono per quanto riguarda l’Italia molto inferiori e perché si taglia sul welfare e si investe su grandi opere sovente inutili e dannose  (come la TAV).
In terzo luogo, invece di permettere alla BCE di comprare direttamente i titoli di stato o di fare gli eurobond o di trasformare il Fondo “Salva stati” in una banca che possa accedere alla liquidità illimitata della BCE, si costruisce un meccanismo in cui il Fondo “Salva stati” - con pochissime risorse - può intervenire a sostegno dei paesi che abbiano già demolito il welfare e che si impegnino a continuare a farlo. Questo sotto stretto controllo della troica (BCE, FMI e UE) e firmando un memorandum in cui il paese viene nella sostanza commissariato. Si tratta di una misura - quantitativamente non diversa da quanto fatto dalla BCE fino ad ora - del tutto insufficiente per evitare la speculazione sull’Euro, ma efficacissima per continuare il ricatto sui singoli paesi, costringendoli a politiche di rigore che demoliscono il welfare e i diritti dei lavoratori.
Il tecnocrate liberista Monti esce vincente dal vertice, il popolo italiano perde e le stangate e la recessione continuano.

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