111117campagnaacquaSui referendum non permetteremo nessuno scippo. A giugno 27 milioni di donne e di uomini si sono espresse/i in maniera inequivocabile contro la privatizzazione dell’acqua e per una scelta netta per la sua ripubblicizzazione. Un voto che sancisce l'acqua come bene comune dell'umanità da sottrarre alla logica della mercificazione e del profitto .

Oggi, a distanza di cinque mesi da quelle splendide giornate di democrazia e partecipazione dal risultato inequivoco, si sta tentando un volgare scippo del risultato ed un vero e proprio furto di democrazia.

Il governo Berlusconi nella manovra estiva, sotto dettatura della Bce, ha ritenuto,  addirittura, di rispolverare il Decreto Ronchi. Enti locali  e gestori proseguono con gestioni affidate a Spa e mancata eliminazione dei profitti dalla tariffa, come se nulla fosse accaduto. C’è l’eccezione del comune di Napoli che ha puntato sin da subito sulla ripubblicizzazione del servizio idrico. Un’amministrazione, di cui facciamo orgogliosamente parte, che non ci stancheremo mai di portare come esempio limpido e virtuoso di governo cittadino. Ci  impegniamo a continuare, con pervicacia, la nostra battaglia e l'assunzione di responsabilità che ci compete in generale ed in particolare dove ricopriamo ruoli nelle amministrazioni locali.

A questo scopo, abbiamo organizzato un incontro tra gli amministratori  degli Enti Locali della Federazione della Sinistra e il comitato dell'acqua, per l'11 novembre.  

Aderiamo, convintamente alla manifestazione del 26 novembre a Roma  promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. Organizzeremo la nostra presenza e la mobilitazione generale perché la straordinaria vittoria referendaria venga  rispettata, e perché dalla crisi si esce con scelte nette e alternative alla mercificazione dei beni comuni.

Rosa Rinaldi
resp. Beni Comuni PRC/FDS

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