La manifestazione dell'11 maggio contro gli stoccaggi di metano e le trivellazioni è la
prima di una lunga battaglia che riguarderà l'intera pianura padana e l'intera
penisola.
L'8 marzo il decreto interministeriale Passera- Clini ha di fatto sancito la nuova
strategia energetica nazionale che svenderà alle multinazionali petrolifere a partire
dall'ENI il suolo, il sottosuolo, l'atmosfera, le acque e la salute delle popolazioni.
L'hub del gas europeo e lo stoccaggio di metano saranno il vero perno di tutta la
strategia, rendendo il paese un'autostrada e un deposito di gas e petroli, i pericoli
aumenteranno a partire dal rischio sismico dato dalla attività di stoccaggio
sotterraneo.
La strategia che guarda fino al 2050 è basata sull'utilizzo delle fonti fossili e abbatte
la strada del rinnovabile, questa strategia segnerà profondamente il tessuto
economico, sociale e ambientale distruggendo le basi per uno sviluppo sostenibile e
per il futuro delle generazioni.
Ancora una volta tutta la politica energetica sarà finalizzata al business e
all'esportazione privatizzando i profitti e socializzando i costi e le perdite.
L'energia è un bene comune, deve essere sostenibile e di tutti, slegata da qualsiasi
logica di mercato.
Per questo saremo in piazza l'11 maggio a Sergnano (Cremona).
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